Il celebre scrittore statunitense Paul Auster, maestro del genere letterario noir ed esistenziale, si è spento all’età di 77 anni nella sua abitazione a Brooklyn, alla presenza dei suoi cari. Tra questi, la moglie, la scrittrice Siri Hustvedt, e la figlia Sophie Auster. La notizia della sua scomparsa è stata resa nota da Jacki Lyden, un amico di lunga data. Auster, acclamato a livello internazionale per capolavori letterari immortali come la “Trilogia di New York” e per il suo contributo nel mondo cinematografico con il film “Smoke”, ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale globale, con opere tradotte in più di quaranta lingue diverse. La sua biografia è segnata da eventi luttuosi e dolorosi, quali la tragica e prematura scomparsa per overdose di una nipote di dieci mesi e la perdita del figlio Daniel.
Columbia University
Nato a Newark, in una famiglia dalle radici ebraiche polacche, Auster ha ricevuto la sua educazione alla Columbia University e ha vissuto per un periodo in Francia. Dopo essersi separato dalla prima moglie Lydia Davis, ha scritto “L’invenzione della solitudine”, opera che ha fatto da preludio al successo planetario della “Trilogia di New York”. La sua inconfondibile firma stilistica è particolarmente evidente in “Smoke”, film di cui è stato sia autore che co-regista. Nel 2017, ha pubblicato “4 3 2 1”, un romanzo che molti critici e lettori considerano il culmine della sua carriera narrativa. Il suo ultimo lavoro letterario, “Bloodbath Nation”, è un’acuta e profonda analisi sulla violenza armata che affligge gli Stati Uniti. Nonostante gli episodi tragici vissuti, Auster ha sempre mantenuto una riservatezza impeccabile riguardo alla sua vita privata. Paul Auster si congeda dal mondo, lasciando una notevole eredità culturale e una figlia, Sophie, che si è fatta un nome come artista nel panorama musicale internazionale.
