In almeno 19 casi documentati, donne in nove diversi Stati degli Usa hanno sviluppato malattie in seguito a somministrazioni improprie di botox. Gli interventi, effettuati da personale non abilitato in case private o centri estetici, sono stati oggetto di un report dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie lunedì. Tra le affette, nove sono state ospedalizzate e quattro hanno necessitato di antitossina botulinica per contenere la neurotossina. Il botox, un uso comune della tossina botulinica, blocca temporaneamente l’attività muscolare e viene utilizzato per attenuare le rughe. Tuttavia, se somministrato in modo errato, può essere pericoloso. Gli episodi sono avvenuti in Colorado, Florida, Illinois, Kentucky, Nebraska, New Jersey, New York, Tennessee e Washington, senza per ora registrare vittime. L’origine delle reazioni avverse è al momento incerta. Potrebbe essere stata provocata da prodotti falsificati o da prassi igieniche scadenti.
L’inchiesta
La Food and Drug Administration sta collaborando con il Cdc nell’inchiesta in corso. Emergono serie preoccupazioni relative ai trattamenti medici eseguiti in strutture non certificate. Nel Colorado, è in corso un’indagine su un episodio di malattia simile al botulismo, riconducibile ad un operatore senza autorizzazione, mentre in Illinois si segnalano casi di iniezioni praticate da una infermiera non adeguatamente formata. I sintomi riscontrati a seguito di tali reazioni comprendono visione sfocata o doppia, ptosi palpebrale, difficoltà nella deglutizione o nella respirazione, secchezza delle fauci, disturbi del linguaggio, affaticamento e debolezza muscolare.