domenica, 24 Novembre, 2024
Economia

Pnrr: quasi 900 milioni per digitalizzazione e sicurezza della logistica

Conftrasporto: le risorse del Piano hanno senso solo se spese presto e bene

Dall’ordinaria produzione dei documenti ai più complessi sistemi di interconnessione, i vantaggi sono evidenti: anche solo considerando il ciclo del Cmr (il documento di contratto per il trasporto merci internazionale via terra), il digitale fa risparmiare alle imprese, sia in termini di tempo che di denaro, il 60% rispetto al metodo tradizionale. Il dato è stato divulgato durante un convegno organizzato da Conftrasporto e Federlogistica dedicato alla digitalizzazione e cybersecurity nell’ambito degli investimenti Pnrr. Per la digitalizzazione della logistica lo Stato ha stanziato 250 milioni di euro del Piano, 175 dei quali da destinare direttamente alle imprese del settore. Per la cybersecurity sono previsti oltre 623 milioni di euro. Dal 2018 al 2022, gli attacchi informatici a livello globale sono aumentati del 60%; solo in Italia, nel corso del 2022, si è registrato un incremento del 169% rispetto all’anno precedente. Logistica e Trasporti sono al 3° posto in Italia tra i settori più colpiti.

Mettere a sistema informazioni

La direttiva “Nis2” dell’Unione Europea impone processi di digitalizzazione applicata ai trasporti con l’obiettivo di consegne più veloci, costi contenuti, minor inquinamento e maggiore sicurezza. Dalla partenza alla destinazione, le imprese sono chiamate da logiche di concorrenza sempre più stringenti a migliorare l’efficienza della gestione della logistica e della supply chain. Il direttore generale di Conftrasporto, Luigi Taranto ha osservato che “mettere a sistema dati e informazioni concernenti la movimentazione delle merci e della logistica è la premessa per creare valore per monitorare la qualità delle politiche e metterne in campo di più efficaci e innovative”, così come il presidente di Conftrasporto Pasquale Russo ha sottolineato che “bisogna accelerare sul digitale per non restare indietro: le risorse del Piano di Ripresa e Resilienza hanno senso solo se spese presto e bene”.

16 milioni per Port Community Sistem

“Abbiamo una grande opportunità, con una coincidenza straordinaria, dove politica, normative nazionali, normative europee, disponibilità di fondi convergono verso lo stesso obiettivo”, ha detto Francesco Benevolo, direttore RAM Spa, azienda leader nella logistica, annunciando lo stanziamento di fondi per partire: 30 milioni, del cosiddetto login center, impegnati per realizzare il nodo centrale di coordinamento tra gli attori del progetto, l’interconnettore tra gli operatori che dovranno poi interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione; 45 milioni per potenziare i principali nodi per l’intermodalità e le piattaforme logistiche, in particolare i porti e gli interporti; è stato emanato l’avviso pubblico per le autorità di sistema portuale, con lo stanziamento di 1 milione di euro di fondi ciascuna (16 in totale) per l’implementazione del Port Community System (un sistema informatico aperto e neutrale).

Mit: il 2026 non aspetta

I fondi del PNRR, con l’imperativo di fare presto e bene, sono stati anche al centro dell’intervento di Donato Liguori, della Direzione generale porti logistica e intermodalità del Ministero delle Infrastrutture: “Oggi siamo alle prese con una partita importante: mettere a bando i 175 milioni per le imprese della logistica. Nello stabilire i destinatari di questa risorsa vogliamo essere più inclusivi possibile, e nello stabilire i criteri dovremo essere veloci: il 2026 non aspetta. La stessa velocità la chiedo alle aziende: dovranno essere pronte non dopo 120 o 60 giorni, ma già dal giorno dopo l’emanazione del bando”.

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