“Utilizzare droni in caso di soccorso a un paziente in imminente pericolo di vita”. Si tratta del progetto Air Mobility della SIS118 denominato SEUAM (Sanitary Emergency Urban Air Mobility), che ha l’obiettivo di “abbattere drasticamente i tempi del soccorso alla vittima”. La simulazione sperimentale SIS118 si è svolta lo scorso 26 febbraio nel molo di Sant’Eligio a Taranto, dove è stato testato l’invio di un Defibrillatore Automatico Esterno (DAD) portato da un drone sulla scena di un arresto cardiaco improvviso. Sotto la guida telefonica degli operatori specializzati della Centrale operativa del 118, un testimone occasionale sul posto ha provveduto inizialmente ad effettuare il massaggio cardiaco e quindi ha potuto aiutare il paziente, utilizzando il defibrillatore trasportato proprio dal drone veicolato dagli operatori.
I tempi del soccorso
Il presidente nazionale SIS118, Mario Balzanelli, inventore e leader project della sperimentazione, ha dichiarato: “Abbattere drasticamente i tempi del soccorso alla vittima di un arresto cardiaco improvviso, assicurando entro i primi 3 minuti dall’insorgenza l’inizio delle compressioni toraciche ed entro i primi 5 minuti l’erogazione della scarica elettrica erogata dal defibrillatore, qualora necessaria, fa la differenza tra la vita e la morte, perché consente di salvare, senza esiti neurologici, almeno il 40% di questi soggetti altrimenti destinati a morte certa”.
Assicurare l’efficacia
La Società Italiana Sistema 118 ha avviato l’importante progetto sperimentale insieme a Caltec, Consorzio aerospaziale campano. Il progetto consiste nel trasporto iperveloce di defibrillatori semiautomatici in aree urbane o urbane a scarsa densità abitativa o in aree extraurbane, dove i tempi di soccorso con mezzi su strada risultino eccessivamente lunghi, al fine di assicurare, l’efficacia della defibrillazione precoce rapida alle vittime di arresto cardiaco improvviso.
Mobilità intelligente
SEUAM si inserisce in una sperimentazione scientifica di elevato standard tecnologico finalizzata a promuovere nuove soluzioni di mobilità intelligente operata con i droni nell’ambito del soccorso in emergenza, a supporto delle attività istituzionali tempo dipendenti dei Sistemi di Emergenza Sanitaria Territoriale 118 (SET 118) su scenari di intervento critici, che possano beneficiare in modo significativo, secondo specifica necessità clinica, dell’arrivo presso gli equipaggi sanitari SET 118 di dispositivi e farmaci salvavita, nonché di sangue ed emoderivati. Nei prossimi mesi il progetto coinvolgerà un nuovo modello di drone, dotato di intelligenza artificiale.