venerdì, 22 Novembre, 2024
Società

Aumenta l’offerta di servizi online degli enti locali

Nel corso degli ultimi anni la digitalizzazione della Pubblica amministrazione italiana ha vissuto un’evoluzione significativa, come evidenziato da uno studio condotto nel 2022. I risultati di tale indagine forniscono uno sguardo dettagliato sui progressi compiuti, nonché sulle sfide ancora presenti nel panorama dell’e-government italiano. Secondo i dati emersi dallo studio dell’Istat, nel 2022 l’86,4% delle Regioni e il 70,4% dei Comuni ha reso possibile svolgere online l’intero iter di almeno un servizio pubblico locale, rappresentando un notevole aumento rispetto agli anni precedenti. Tale trend è accompagnato da una crescita dell’utilizzo dei servizi di cloud computing, passato dal 34,3% nel 2018 al 54,2% nel 2022. Nel contempo emerge che sette amministrazioni locali su dieci non hanno una gestione codificata degli eventi di sicurezza ICT, evidenziando un’area di miglioramento necessaria per garantire la sicurezza dei dati e dei servizi online.

L’accesso a Internet tramite connessioni veloci è in costante crescita, con il 74,0% delle Pa locali che utilizzano connessioni di almeno 30 Mbps e un aumento significativo delle connessioni ultraveloci, passate dal 17,4% nel 2018 al 35,8% nel 2022. La diffusione di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data, è in aumento, con il 5,1% delle Pa locali che ha già investito o pianifica di farlo nel triennio 2022-2024.

Punto di forza

Un punto di forza emerso dallo studio è la crescente formazione del personale nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), con un aumento sia del numero di dipendenti che partecipano ad attività formative che di quelli che seguono corsi specifici di formazione ICT. Però restano ancora divari significativi tra le diverse dimensioni dei Comuni e le regioni italiane, evidenziando la necessità di un impegno continuo per garantire un accesso equo alla formazione. La digitalizzazione ha comportato anche un cambiamento nei modelli di lavoro, con un aumento dell’adozione di strumenti come portatili e videoconferenze, in particolare a seguito dell’adozione dello smart working durante la fase pandemica. Tuttavia, rimane ancora lavoro da fare per garantire una completa integrazione di queste nuove modalità di lavoro all’interno delle PA locali.
Infine, il monitoraggio e l’analisi dell’andamento dell’offerta online dei servizi da parte delle PA locali sono diventati sempre più importanti, consentendo di definire obiettivi misurabili e guidare la trasformazione digitale verso un miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti.

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