Il Presidente Joe Biden ha respinto con fermezza le accuse sulla sua memoria dopo che un rapporto recente lo ha etichettato come un “anziano con una memoria carente”. Durante una conferenza stampa, ha ribadito di avere una memoria eccellente e ha respinto categoricamente questa falsa conclusione. Secondo il presidente americano, si tratta di un infelice errore. Il procuratore speciale Robert Hure ha pubblicato un rapporto di 388 pagine senza accusare direttamente Joe Biden, ma evidenziando la sua principale vulnerabilità, ovvero la sua età. Biden ha dimostrato di non ricordare alcuni dettagli importanti, come il periodo in cui era vicepresidente o l’anno esatto della morte del figlio maggiore Beau. Tuttavia, in risposta a queste osservazioni, il presidente si è difeso affermando di essere un anziano che sa quello che fa e di non avere problemi di memoria. Ha anche reagito con indignazione nei confronti del relatore speciale, chiedendo come osasse criticarlo.
Gli errori
È importante notare che Biden ha commesso errori anche nei nomi dei presidenti, come nel caso di un riferimento errato ad Abdel Fattah al-Sisi come presidente del Messico durante una discussione sul conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. Questi errori nei nomi dei presidenti sono stati frequenti negli ultimi giorni, come dimostrato dal suo riferimento a Helmut Kohl, ex cancelliere tedesco deceduto nel 2017, quando in realtà intendeva parlare di Angela Merkel. I commenti sulla salute di Biden in vista delle elezioni presidenziali americane del novembre 2024 stanno aumentando. Donald Trump, determinato a tornare alla Casa Bianca, sta sfruttando gli errori ripetuti del suo avversario per conquistare voti importanti. Giovedì, Trump ha ottenuto una vittoria facile in un caucus nel Nevada, guadagnando così nuovi delegati nella sua corsa per la nomina repubblicana alle elezioni presidenziali americane e consolidando la sua posizione di favorito schiacciante.