sabato, 28 Settembre, 2024
Esteri

Per il Vicepresidente dello Yemen gli Usa hanno ignorato gli avvertimenti sulla minaccia Houthi

Il Generale Maggiore Aidarus al-Zubaidi, vicepresidente del governo dello Yemen riconosciuto dalle Nazioni Unite, ha lanciato un’allarmante dichiarazione rivelando che aveva messo in guardia gli Stati Uniti sui pericoli rappresentati dai ribelli Houthi nel Medio Oriente prima dello scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Il Generale ha affermato di aver avuto un incontro con funzionari americani e britannici nel mese di settembre, ai margini dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Durante questo incontro, ha comunicato loro che i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, stavano riorganizzandosi e riarmandosi durante una pausa nei combattimenti, preparandosi per entrare in guerra con una coalizione guidata dall’Arabia Saudita. “Hanno scritto tutto – ha dichiarato il Generale al-Zubaidi al World Economic Forum di Davos – Non hanno fatto nulla.” Circa tre settimane dopo l’avvertimento del Generale, il 7 ottobre, Hamas lanciava attacchi su più fronti contro Israele, causando la morte di 1.200 persone e prendendo oltre 240 ostaggi. Funzionari israeliani riferiscono che circa 100 persone sono ancora detenute, alcune delle quali sono state rilasciate alla fine di novembre come parte di uno scambio con prigionieri palestinesi.

Mar Rosso nel mirino

Dopo l’attacco militare israeliano a Gaza, gli Houthi hanno dichiarato il loro sostegno ad Hamas, lanciando missili contro Israele e attaccando le navi nel Mar Rosso. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato che gli Houthi hanno lanciato un missile balistico antinave, colpendo la M/V Gibraltar Eagle, una nave portacontainer di proprietà e gestita dagli Stati Uniti. Lo Yemen, situato sul lato orientale dello stretto di Bab al-Mandeb, è diventato un punto focale di tensione. Questo stretto, noto come “la Porta del Dolore”, è una delle rotte marittime più vitali al mondo, segnando l’ingresso nel Mar Rosso. Gli attacchi degli Houthi hanno interrotto circa 200 miliardi di dollari nel commercio internazionale, poiché le aziende hanno evitato la via navigabile, optando per la rotta più lunga attorno al corno d’Africa. Lo Yemen, il paese più povero della regione, è in preda a una guerra civile dal 2014, quando gli Houthi presero la capitale, Sanaa, costringendo il presidente Hadi e il suo governo all’esilio.

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