Sono cinque gli uomini più ricchi del mondo, che negli ultimi quattro anni hanno raddoppiato la loro ricchezza, passando da 405 a 869 miliardi di dollari: Elon Musk, cofondator
La loro ricchezza cresce di 14 milioni di dollari all’ora e rispetto al 2020 sono più ricchi di 3.300 miliardi di dollari. Se mantengono questo trend, tra dieci anni avremo il primo trilionario della storia. Guardando in area UE, i cinque Paperoni sono Bernard Arnault, Amancio
Mentre i loro patrimoni sono cresciuti tre volte più velocemente del tasso di inflazione, soprattutto nel “2023, destinato ad essere ricordato come l’anno più redditizio di sempre” come scrive il Rapporto. Di contro 5 miliardi di persone restano le più povere al mondo. Se le imprese sono riuscite a tutelare i propri margini di profitto durante la fase più acuta della crisi inflattiva, per quasi 800 milioni di lavoratori occupati in 52 Paesi, i salari non hanno tenuto il passo dell’aumento dei prezzi. Dal 1990 la disuguaglianza internazionale dei redditi ha registrato il più alto incremento su base annua. La maggiore ricchezza resta concentrata nel Nord del mondo, dove vive soltanto il 21% della popolazione mondiale che possiede il 69% della ricchezza netta privata, senza contare poi il divario di genere: gli uomini detengono una ricchezza che supera di 105.000 miliardi di dollari quella delle donne. In sintesi l’1% più ricco del mondo possiede il 59% di tutti i titoli finanziari.
Considerata la perdita di potere d’acquisto della forza lavoro in Italia, l’Oxfam suggerisce di “ripensare profondamente” le misure per l’inclusione sociale e lavorativa, riabbracciando l’approccio universalistico che garantisce a chiunque si trovi in difficoltà la possibilità di accedere a uno schema di reddito minimo fruibile fino a quando la condizione di bisogno persiste e raccomanda, inoltre