La telefonata – sicuramente unica nella storia dei secoli – che il 2023 fa al 2024, a poche ore dalla successione, prima di andare in archivio negli annali della storia del mondo.
Una conversazione di circa 60 minuti, molto formale, con tono pacato da ambo le parti e che si conclude con lo scambio degli auguri, non senza la velata invidia da parte del 2023 per il giorno in più nelle mani del suo successore, essendo bisestile.
Ha, infatti, con un pizzico di nostalgia, affermato che in un giorno, volendo, si potrebbero fare tante cose buone, rimarcando, in particolare, che – col senno di poi – si sarebbe prodigato fortemente – con brevi e mirate telefonate – per una pace duratura nel mondo, per la fine dei conflitti in atto e per le tante ingiustizie sociali che vi regnano, con le incontenibili immigrazioni selvagge che fanno attecchire speculazioni e proliferare criminalità.
A questo punto si rende conto che non gli sarebbe bastato un solo giorno e -velatamente – lascia intendere che avrebbe avuto bisogno di un anno bis, se non, addirittura, di un ter o quater, facoltà concesse solamente ad alcuni Capi di Stato e di Governi dove non regna il principio dell’alternanza come in Italia, forse ancora per poco, secondo alcuni.
Si rende conto che il suo desiderio è utopia allo stato puro e che, oramai, il suo posto è nell’album della storia di cui sarebbe buona norma prenderne sempre approfonditamente atto, condividendo che dalla sua conoscenza si possono trarre molti insegnamenti e si potrebbero evitare tantissimi errori, anche catastrofici per l’umanità, proponendo uno studio intelligente di essa nelle scuole di ogni ordine e grado, con metodologie adeguate per armonizzarne la sua fusione con lo studio dell’ambiente che, sembra, apparentemente, interessi tutti, ma di fatto rispettato da pochi. Ma è stato sottolineato e condiviso che la storia politica e militare si comprende se è in legame con la geologia e la geografia, nonché con l’economia e la storia dell’arte. La storia, in effetti, è vita vissuta e sperimentata sul Pianeta. Reiterare errori o comportamenti che nuocciono al Pianeta e ai singoli ecosistemi e loro abitanti, significa, col tempo, giungere al suicidio.
Il 2024, dall’altra parte del telefono, perfettamente consapevole dei problemi e delle incombenze che dovrà gestire nei 366 giorni che gli sono affidati, riesce a far percepire al 2023 una certa preoccupazione quando quest’ultimo gli elenca la recrudescenza dei problemi sociali che gli lascia in Italia, quali la delinquenza minorile in ogni dove, compresi i sacri ambienti scolastici. Gli cita che negli adulti non tende a diminuire la corruzione, l’evasione fiscale e, soprattutto, gli atti scellerati quali il “femminicidio”, delitto malvagio e, per alcuni versi, imperdonabile anche nelle aule giudiziarie, nonché la “piromania” che in alcune Città, quale la Capitale, sembra ergersi a partito-imprenditore che crea problemi e/o sollecita indirizzi economici e/o politici.
Altro cenno è stato fatto sul tanto discusso Mes (Meccanismo europeo di stabilità), sul Centro temporaneo di smistamento profughi in Albania e sul cuneo fiscale. Le attuali tre aliquote del 23%, del 35% e del 43%, non rispecchierebbero affatto i principi costituzionali di cui all’art. 53; basti pensare alla sommossa per tentare di tassare gli extra profitti.
Sono stati, infine, commentati i recenti esiti delle dichiarazioni dei redditi di alcuni politici con proventi tassabili a sei zeri, in relazione a quelli della maggioranza degli agricoltori che usa il forcone e la pala dall’alba al tramonto inoltrato per preparare il fieno al bestiame e pulire loro la stalla, con ben altra capacità contributiva e con “un diavolo per capello” quando non piove a tempo debito o arriva la bomba d’acqua e spazza via tutto, speranze comprese.