L’Italia è testimone di una stretta creditizia senza precedenti, con una contrazione dei prestiti bancari di oltre 55 miliardi di euro nell’ultimo anno, riflettendo una riduzione che supera il 4%. Questi dati emergono dal rapporto mensile sul credito elaborato dal Centro Studi di Unimpresa, evidenziando un impatto significativo sui prestiti alle imprese e alle famiglie.
Impatto su imprese e famiglie
Le banche italiane hanno ridotto drasticamente tutti i tipi di finanziamenti alle imprese, con una diminuzione complessiva di 47 miliardi di euro, rappresentando una contrazione del 7%. Si tratta di stretta creditizia che colpisce sia i finanziamenti a breve termine che quelli a lungo termine, con tagli rispettivamente del 9,54% e dell’8,33%. I finanziamenti a medio termine subiscono una diminuzione meno marcata, scendendo dell’1,91%. Per quanto riguarda le famiglie, l’andamento è altrettanto preoccupante. Nonostante i mutui mantengano sostanzialmente la loro stabilità, si osserva una riduzione complessiva dei prestiti alle famiglie di 8 miliardi di euro. In particolare, i prestiti personali subiscono una significativa contrazione di oltre il 9,85%, mentre il credito al consumo registra un modesto aumento del 5,40%.
Sofferenze nette
Il rapporto rivela che la clientela bancaria sta affrontando difficoltà nel rispettare le scadenze dei prestiti. Le sofferenze nette hanno registrato un aumento del 10% in un solo anno, passando da 16 a quasi 18 miliardi di euro. Questo segnala una crescente difficoltà dei clienti bancari nel far fronte ai loro impegni finanziari.
Il Vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, ha commentato l’attuale scenario definendolo la “tempesta perfetta sul credito bancario”. Sebbene le imprese e le famiglie soffrano a causa della stretta creditizia, le banche sembrano trarre vantaggio dall’aumento dei tassi, generando profitti che potrebbero superare i 40 miliardi di euro quest’anno, secondo le stime più recenti.
L’appello
Unimpresa esprime preoccupazione per l’impatto negativo di questa stretta creditizia sull’economia reale. L’organizzazione sottolinea che, nonostante i benefici per le industrie bancarie, la popolazione e le imprese sono ora in difficoltà senza mezzi finanziari sufficienti per affrontare un periodo che si prospetta difficile. In sintesi, l’Italia si trova di fronte a una complessa situazione economica in cui l’aumento dei tassi ha scatenato una serie di conseguenze, con le banche che godono di utili record mentre imprese e famiglie lottano per far fronte alla stretta creditizia.