Il “Liceo del Made in Italy” sarà un vero e proprio nuovo indirizzo liceale e non un’opzione. Con l’approvazione del disegno di legge “Made in Italy”, la Camera dei Deputati ha approvato anche il nuovo liceo riconosciuto come un indirizzo scolastico a tutti gli effetti. Gli insegnamenti saranno centrati principalmente su materie tecniche, giuridiche ed economiche. Inoltre, saranno previsti tirocini formativi. Questo nuovo percorso di istruzione secondaria superiore potrebbe già cominciare dall’anno scolastico 2024/2025.
Obiettivo
A seguito di un attento processo di riflessione sulla sua configurazione, lo scorso 7 dicembre la Camera ha ufficialmente approvato il percorso del futuro Liceo del Made in Italy. Come precisato nel sito istituzionale del Miur, “questo indirizzo di istruzione secondaria superiore, mira a promuovere le conoscenze e competenze in cui il nostro Paese gode di un vantaggio competitivo rispetto ad altre nazioni”.
L’approvazione è stata ottenuta mediante il disegno di legge finalizzato alla valorizzazione e tutela del “Made in Italy”, di cui il nuovo percorso liceale costituisce una parte integrante. Ora, l’obiettivo del Governo è di portare a termine la procedura legislativa con il voto favorevole del testo anche da parte del Senato entro la fine dell’anno. Ciò consentirebbe di avviare le lezioni del nuovo percorso già dall’anno scolastico 2024/2025, con l’apertura delle consuete iscrizioni previste a gennaio. “Tuttavia – ha specificato il Miur – ciò presuppone la disponibilità delle risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie”. Insomma, “è già in corso una corsa contro il tempo”.
Come gli altri licei
Il nuovo indirizzo liceale sarà strutturato come un percorso a sé stante, equiparato al Liceo Scientifico, al Classico, al Linguistico, al Liceo delle Scienze Umane, Musicale e Coreutico. Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato al momento dell’annuncio, Il Liceo del Made in Italy avrà una durata quinquennale, pertanto, sarà riconosciuto come un percorso liceale a tutti gli effetti, invece che tecnico o professionale.
La sua particolarità sarà l’accentuato focus sulle discipline tecniche, note come STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) insieme alle discipline giuridico-economiche e, a differenza delle bozze iniziali, l’introduzione di questo nuovo indirizzo non comporterà la scomparsa del Liceo delle Scienze Umane a indirizzo Economico Sociale; entrambi gli indirizzi potranno coesistere.
Le materie
Sotto il coordinamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, coadiuvato da tavoli tecnici dedicati, il Governo ‘rifinirà’ il quadro degli insegnamenti per il Liceo del “Made in Italy” nell’ambito della didattica quotidiana. La scelta di mantenere un’impostazione liceale si riflette nel quadro orario, come evidenziato nei documenti finora divulgati. La ripartizione annuale delle ore prevede: 132 ore di Lingua e letteratura italiana, 99 ore di Storia e Geografia, Diritto, Economia Politica, Lingua e Cultura Straniera, 66 ore di Matematica (con Informatica), una Seconda Lingua (con annessa Cultura Straniera), Scienze Naturali, Scienze Motorie e Sportive e infine, 33 ore dedicate alla Storia dell’Arte e alla Religione Cattolica o ad altre attività alternative.
La fase finale
Nel triennio finale gli studenti del ‘Made in Italy’, affronteranno tematiche specifiche come economia e gestione delle imprese del Made in Italy, modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare, nonché il rapporto tra il Made in Italy e i mercati internazionali. Inoltre, è previsto anche l’inserimento di percorsi di tirocinio presso le imprese operanti nei settori di interesse. La Sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha annunciato che questo nuovo liceo “preparerà una classe dirigente in grado di promuovere e tutelare le eccellenze italiane”. Tale intervento è finalizzato a “colmare un vuoto” nell’ambito della capacità di proteggere, valorizzare e promuovere le eccellenze italiane a livello Internazionale.