Si è svolto al Parlamento Europeo di Bruxelles il Gran Gala ACES Europe Awards, la tradizionale Cerimonia di premiazione che vede protagonisti i Municipi europei nel ritiro della Bandiera ufficiale come Capitale europea tra comuni, regioni, città e comunità 2024. In primo piano il Comune di Genova, che con l’assessore allo Sport Alessandra Bianchi ha raccolto il testimone da Glasgow come Capitale Europea dello Sport il prossimo anno. Il Veneto, per le regioni, succede al Piemonte (premiato nel 2022) e alla Valle d’Aosta (premiata nel 2023). Proprio il titolo di European Capital of Sport assegnato a una città italiana ha bloccato per il 2024 i titoli minori di City e Town: al Parlamento Europeo di Bruxelles, quindi, per l’Italia sono sfilate le cinque European Community of Sport per il ritiro della Bandiera ufficiale ACES Europe: Terra dei Due Laghi (Comune capofila Vergiate), Cuore di Valtellina (Comune capofila Sondrio), Pontina dello Sport (Comune capofila Sabaudia), Maremma Toscana Sud (Comune capofila Grosseto) e Flegra dello Sport(Comune capofila Forio).
Comuni di 4 continenti
Prestigioso riconoscimento anche per la Comunità Terra della Lana, premiata come Best European Community of Sport 2023. Tra i premiati per la ricca attività sportiva promossa durante quest’anno, anche il Comune di Codogno, che ha ritirato la Bandiera blu quale Miglior Comune Europeo dello Sport in Italia per il 2023. Alla Cerimonia di Bruxelles, sono state infine premiati i Municipi riconosciuti in America, Asia e in Africa, rafforzando di conseguenza la presenza di ACES Europe nei quattro continenti.
Zaia: Veneto, regione modello
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, in piena polemica per la pista da bob di Cortina che, forse, non si farà più e rischia di ammosciare gli effetti delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina, ha detto che quello di Bruxelles “è un titolo che ci riempie di orgoglio perché significa che siamo riconosciuti a livello europeo come una regione modello in campo sportivo.” Anche se la bandiera sportiva europea va a rotazione. “Ma il riconoscimento che Aces ci ha attribuito oggi allo stesso tempo ci spinge a fare sempre di più e meglio, puntando su obiettivi ambiziosi – aggiunge Zaia – da un lato l’impegno di portare sempre più cittadini a praticare sport e dall’altro a prepararci al meglio per ospitare i Giochi di Milano-Cortina 2026″.
Lo sport in Veneto
In base al numero degli atleti tesserati, il Veneto si colloca, secondo il dato Istat del 2018, al secondo posto in Italia con 481.517 tesserati (-1,3% rispetto al 2017), pari al 10,4 per cento del totale. Per quanto riguarda le società sportive, invece, si colloca al terzo posto con 5.435 società, pari all’8,7 per cento. Gli sport più diffusi in Veneto per atleti tesserati sono: atletica leggera, calcio, pallacanestro, pallavolo e tennis. Si evidenzia come la provincia di Treviso si caratterizza per il ciclismo (3.854 atleti), Belluno per gli sport invernali (4.779 atleti), Rovigo per la pesca sportiva (2.375 atleti), Venezia per la vela (5.216 atleti), Padova per la ginnastica (3.557 atleti), Vicenza per i pesi (2.678 atleti) e Verona per la palla tamburello (3.883 atleti). Riguardo alle società invece, il calcio si conferma come la disciplina più diffusa. A seguire ciclismo, pallavolo, pallacanestro e pesca sportiva e subacquea.
Impianti sportivi
Secondo i dati Istat, nel 2020 in Veneto il 43,8% della popolazione pratica sport, in modo continuativo o saltuario, mentre il livello di sedentarietà si attesta al 21,5%, quest’ultimo il 2° valore più basso in Italia solo dopo il Trentino Alto Adige. Il Veneto conta 7.706 impianti sportivi di cui 7.404 (pari al 96%) sono funzionanti totalmente o in parte, secondo il dato rilevato da Regione del Veneti e CONI Veneto riferito al 2020: Belluno sono 454, a Padova 1.333, a Rovigo 501, a Treviso 1.405, a Venezia 1.030, a Verona 1.489, a Vicenza 1.494.