Via libera del Consiglio dei ministri al cosiddetto “‘pacchetto sicurezza’ (particolarmente corposo) che promette sostanziali novità economiche e di nuove norme. L’ok è arrivato dopo l’incontro tra il Premier Giorgia Meloni, i Ministri competenti e le rappresentanze sindacali del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico. Tra le misure più rilevanti, un significativo aumento delle pene per atti di violenza, resistenza o minaccia contro agenti di pubblica sicurezza o polizia giudiziaria. La misura mira a contrastare comportamenti dannosi contro le forze dell’ordine e i beni pubblici, introducendo sanzioni più severe per coloro che imbrattano i muri di caserme o commissariati. Inoltre, gli agenti di pubblica sicurezza potranno ora detenere un’arma da fuoco privata senza ulteriore licenza, offrendo loro maggiore flessibilità nel porto d’arma fuori dal servizio.
Rivolte carcerarie
Una delle innovazioni più significative è l’introduzione di un nuovo reato per coloro che organizzano o partecipano a rivolte nelle carceri. Le pene, che vanno da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa, sono destinate a scoraggiare azioni di violenza all’interno delle strutture penitenziarie.
Occupazioni abusive
Per contrastare le occupazioni abusive, il governo ha introdotto procedure lampo per la liberazione degli immobili. Inoltre la nuova norma punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva.
Strette anti-truffa
Il pacchetto prevede un aumento delle pene di reclusione, da 2 a 6 anni, per le truffe aggravate ai danni degli anziani, con la possibilità per le forze dell’ordine di procedere all’arresto in flagranza. Ulteriori misure anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori sono state implementate per garantire la sicurezza della popolazione più vulnerabile.
Blocchi stradali
Approvato anche un disegno di legge che mira a contrastare l’aumento dei blocchi stradali, fenomeno sempre più diffuso che provoca notevoli disagi ai cittadini: la normativa introduce sanzioni amministrative e, in casi particolari, punizioni penali per chi impedisce la libera circolazione su strade ordinarie.
Donne incinte
Una delle principali innovazioni introdotte dal pacchetto di misure è la rinuncia all’obbligo di rinvio dell’esecuzione della pena per le donne incinte o madri di bambini fino a tre anni. Prima di questa riforma, era consuetudine posticipare l’esecuzione della pena in questi casi, ma ora tale decisione sarà lasciata alla discrezione del giudice, che dovrà valutare la situazione caso per caso. Tuttavia, la facoltà di rinvio sarà mantenuta qualora sussistano specifici requisiti di legge.
1,5 miliardi per i nuovi contratti
Al termine del Cdm, Meloni si è dichiarata “orgogliosa dell’importante ‘pacchetto sicurezza’”. In mattinata, prima del Consiglio, il Primo Ministro aveva illustrato il decreto legislativo sullo strumento militare a sindacati e rappresentanze del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico. “Con la manovra noi stanziamo cinque miliardi di euro per la contrattazione collettiva nazionale di tutto il settore pubblico” – ha spiegato il Premier -. In base alle stime del Ministero dell’Economia, circa 1,4 miliardi di euro saranno destinati alle Forze di polizia e alle Forze armate, mentre altri 100 milioni saranno assegnati ai Vigili del fuoco. Complessivamente, un miliardo e mezzo di euro sarà interamente dedicato al comparto della Sicurezza e della Difesa”.
Meloni in Croazia
Dopo il Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni è volata a Zagabria, in Croazia, dove ha preso parte a una cena organizzata dal Presidente del Consiglio europeo Charles Michel con l’obiettivo di definire i prossimi obiettivi da perseguire all’interno dell’Ue. Presenti anche il Primo Ministro croato Plenkovic e i premier di Malta e Polonia, rispettivamente Abela e Morawiecki.Sul tavolo 4 temi principali: competitività delle imprese, questione migratoria, allargamento dell’Ue e la guerra in Ucraina.