venerdì, 22 Novembre, 2024
Società

Scioperi contro la manovra, Cgil e Uil danno il via alla mobilitazione nelle piazze

Aumentare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di Bilancio che sembra alimentare il drammatico impoverimento di lavoratori e pensionati, e dove non si ravvisa alcuna garanzia per il futuro dei giovani: sono queste le motivazioni alla base dello sciopero nazionale proclamate da Cgil e Uil, con manifestazioni in 58 piazze e con un centinaio di presidi in tutta Italia, per i mesi di novembre e dicembre. Lo scopo dei sindacati è quello di dissentire dalla proposta di legge di Bilancio e dalle politiche economiche e sociali fino a ora messe in campo dal governo, dando il via a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale.

“Cambiare modello Paese”

Lo sciopero nazionale e le manifestazioni regionali decise da Cgil e Uil sono “mirano a rivendicare diritti e tutele ma anche a indicare un nuovo modello di Paese che rimetta al centro il lavoro e le persone”. Lo ha detto il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nella conferenza stampa di presentazione della mobilitazione contro la manovra economica. E aggiunge una feroce critica all’esecutivo, affermando che “non c’è possibilità di confronto e di apertura alle organizzazioni sindacali”. Sulle pensioni invece, attacca Landini, “fanno cassa e sono riusciti a fare peggio della Fornero”.
“Con il cuneo nessun aumento in busta” il Segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, illustrando insieme a Landini le motivazioni dello sciopero, riconosce che “gli stipendi hanno perso il potere di acquisto, ma con il cuneo contenuto in manovra si mantiene lo status quo, non c’è nessun aumento in busta paga che è quello che noi chiedevamo”. Per Bombardieri “su lavoro, fisco e pensioni la manovra non dà risposte”. E sintetizza così la decisione di scioperare: “Se non in questo momento di criticità, in cui non si prospettano aumenti di stipendi, non si adottano decisioni per il fisco, chiedo al governo: quando dovremmo scioperare?”.

Date e luoghi

La mobilitazione partirà il 17 novembre nelle regioni del Centro, proseguirà il 20 novembre in Sicilia, il 24 novembre nelle regioni del Nord, il 27 novembre in Sardegna, il 1° dicembre nelle regioni del Sud. Landini e Bombardieri saranno insieme il 17 novembre a Roma (piazza del Popolo); poi il leader della Cgil interverrà alla manifestazione a Torino il 24 novembre, a Cagliari il 27 e a Napoli il primo dicembre. Il segretario generale Uil sarà a capo della protesta a Siracusa il 20 novembre, a Brescia il 24, a Bari il primo dicembre.

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