A Bari ieri mattina, all’interno della sede della Regione Puglia, si è tenuta la presentazione del nuovo avviso pubblico destinato a tutte le persone in condizioni di maggiore fragilità economica e sociale. Il nuovo bando della Regione Puglia, appena pubblicato dall’assessorato alle Politiche abitative e all’Ambiente e condiviso con l’assessorato al Welfare, è concentrato su “l’abitare sociale e i condomini solidali”.
Le cicatrici sociali
In merito al nuovo avviso, nel corso della conferenza stampa, l’assessore alle politiche abitative e all’ambiente, Anna Grazia Maraschio ha spiegato: “Con questa manifestazione d’interesse, appena pubblicata, vogliamo sperimentare progetti pilota di interventi di inclusione sociale riguardo persone in condizioni di maggiore fragilità economica e sociale, tra cui famiglie con persone disabili; coppie di anziani soli; nuclei monogenitoriali con bambini; persone singole in età avanzata; nuclei di immigrati regolarmente presenti sul territorio nazionale; donne vittime di violenza”. La Maraschio, nel parlare di questo provvedimento e del lavoro svolto dalla sezione politiche abitative ha aggiunto: “La politica che stiamo perseguendo parte da una conoscenza profonda delle cicatrici sociali che si sono aperte con le ultime crisi economiche, tra cui l’impoverimento del ceto medio, dovuto a eventi che minano gli equilibri familiari, con il conseguente aumento di persone in condizione di fragilità. Penso alle coppie di anziani soli che vivono sempre più esperienze di esclusione sociale; nuclei familiari con persone disabili che se aiutati e sostenuti potrebbero esprimere le proprie potenzialità ed evitare fenomeni di marginalità sociale; nuclei monogenitoriali con bambini, sempre più in crescita, per i quali è maggiore il rischio di cadere in povertà; persone singole in età avanzata; nuclei di immigrati regolarmente presenti sul territorio nazionale, ai quali sono associati molto spesso fenomeni di isolamento sociale. Penso alle donne vittime di violenza, ho fortemente voluto questa categoria tra i beneficiari della misura: donne costrette a lasciare il proprio domicilio e che necessitano di ritrovare la propria indipendenza”.
Rivolto ai Comuni
Nel comunicato stampa si precisa: “La manifestazione di interesse è rivolta ai Comuni, anche in accordo con gli enti del terzo settore e gli altri enti mutualistici e senza fini di lucro, tra i quali le Cooperative di comunità di cui alla legge regionale n. 23/2014, con le Arca e con le Agenzie sociali per la casa, per il finanziamento di progetti sperimentali di coabitazione sociale e di condomini solidali nell’ambito del “Programma di promozione della cultura dell’abitare sociale”. Alla manifestazione di interesse approvata lo scorso anno, i cui criteri di selezione sono stati riproposti anche con l’attuale avviso pubblico, hanno partecipato diversi Comuni e quelli ritenuti ammissibili sono stati finanziati con i fondi a valere sull’esercizio finanziario 2022 e parte del 2023. Si è ritenuto pertanto proseguire in tale direzione per consentire l’avvio di altri progetti pilota di coabitazione sociale e di condomini solidali, e rispondere così alle esigenze abitative dei soggetti più fragili”.
Le graduatorie
Riguardo ai dettagli finanziari del nuovo avviso pubblico della Regione Puglia si specifica: “Verranno predisposte due graduatorie dei progetti ammissibili che resteranno in vigore per il triennio 2023-2025. La dotazione finanziaria prevista è di 105.600 euro per l’esercizio finanziario 2023 e di 250mila euro per gli esercizi finanziari 2024 e 2025. Per ciascun progetto pilota potrà essere richiesto un contributo massimo di 25mila euro. Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le ore 12:00 del 24 novembre 2023″. Nel corso della presentazione, l’assessore al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone ha dichiarato: “Puntiamo, dunque, su un abitare ‘sociale’ teso alla condivisione di servizi collettivi, alla collaborazione tra gli abitanti e ad incentivare il senso di comunità, coinvolgendo gli enti del terzo settore, con un occhio di riguardo verso le persone più fragili, a rischio emarginazione. Ringrazio l’assessora Maraschio per aver voluto includere tra i beneficiari anche le donne vittime di violenza – ha sottolineato la Barone – che devono lasciare il loro domicilio. Una scelta in continuità con quanto portato avanti dall’assessorato al Welfare con la misura ‘Dote per l’empowerment e l’autonomia’, che promuove percorsi per l’inserimento lavorativo e interventi per l’autonomia abitativa. È nostro dovere morale prima ancora che istituzionale, fare in modo che le nostre misure rappresentino un’opportunità per chi rischia di non averne”.