lunedì, 18 Novembre, 2024
Attualità

Una mostra sull’Operazione Husky in Sicilia; lo sbarco angloamericano dell’estate del 1943

Reperti condivisi e consulenze di Università Cattolica e Fondazione De Gasperi

Quella che viviamo oggi è “una guerra alle porte”. La Russia ha invaso l’Ucraina e noi siamo a circa 2.000 chilometri di distanza. Vicinissimi. Ma abbiamo avuto anche direttamente “la guerra in casa”; una guerra interminabile e spietata che ha contato decine e decine di milioni di morti. Si intitola proprio così “La Guerra in Casa” la mostra aperta all’Antiquarium di Centuripela che rievoca l'”Operazione Husky” dell’estate del ’43.

80esimo anniversario

È lo sbarco angloamericano in Sicilia che, consonante con lo sbarco in Normadia, sarà l’inizio della liberazione dal nazifascismo dell’Italia e di gran parte dell’Europa. L’esposizione è allestita per l’ottantesimo anniversario dell’operazione alleata soprattutto nei comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, Agira e Troina. Immagini di luoghi, volti e situazioni della provincia di Enna determinanti per la conquista dell’isola e la cacciata dei nazisti. Ci sono documenti, piante, testimonianze, video, foto, reperti e cimeli che i comuni interessati hanno voluto condividere “per valorizzare le innumerevoli testimonianze materiali e immateriali dell’Operazione Husky” grazie anche alla consulenza scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione De Gasperi.

La campagna di Sicilia

Per Angelo Plumari, curatore della mostra: “la Campagna di Sicilia appare come un passaggio fugace rispetto agli atroci avvenimenti che hanno caratterizzato la Seconda Guerra mondiale. Solo 38 giorni di battaglie, che hanno tuttavia rappresentato per chi li ha vissuti un trauma indelebile, trasmesso in vari modi a noi generazioni successive. La Mostra, con i suoi contenuti, vuole essere un’occasione per vedere e raccontare questa pagina di storia del nostro territorio.” Un’occasione preziosa per commemorare, cioè fare memoria insieme, “una memoria”, conclude Plumari, “che avrà valore se, trattando di guerra, ci darà l’occasione di coltivare la pace dentro ognuno di noi e tra noi.”

Video e foto fatti dai soldati

E proprio grazie ai prestiti del Museo della Memoria (Modica), del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci-Museo Archeologico Regionale di Centuripe e del Museo storico dello sbarco in Sicilia 1943 (Catania) i visitatori della mostra potranno vedere riuniti, per la prima volta, uniformi originali dei reparti coinvolti, suppellettili militari e altri reperti rinvenuti sul campo nell’ambito di ricerche archeologiche di superficie condotte dalla sede di Catania del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Gli oggetti esposti saranno accompagnati dalle esclusive riprese video e dalle fotografie realizzate nel territorio dei tre Comuni dalle truppe angloamericane, oltre che dalle testimonianze dei civili che sono sopravvissuti alla battaglia e ai bombardamenti che l’hanno preceduta e accompagnata.

Storia e identità di un territorio

Il professor Paolo Valvo, docente di Storia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore, anch’egli curatore della mostra, a nome anche della Fondazione De Gasperi, ha detto che le ragioni del coinvoglimento “sono da un lato, la consapevolezza della centralità che gli eventi del luglio-agosto 1943 hanno avuto nel porre le basi della ricostruzione democratica dell’Italia e del suo collocamento internazionale nel dopoguerra e, dall’altro lato, la convinzione che la disseminazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di un territorio sia un elemento chiave anche per il suo sviluppo sociale ed economico.”

Mostra risultato di lavoro comune

Soddisfazione per l’iniziativa esprime Giuseppe D’Urso, Direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle della Aci, ente gestore del Museo archeologico regionale di Centuripe. “Il Parco, a seguito di un accordo con il Comune, partecipa all’iniziativa con una significativa selezione delle testimonianze materiali della battaglia custodite presso i depositi del Museo.” Il Sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina, sottolinea come “il Comune di Centuripe è riuscito ad organizzare una mostra di alto valore.” In occasione dell’ottantesimo anniversario dello sbarco degli alleati e dell’occupazione della Sicilia, “non potevamo non organizzare un evento che potesse ricordare un momento così importante, svoltosi proprio nel nostro territorio e che è stato fondamentale per la nascita dell’Europa contemporanea.”

Aperta fino all’8 gennaio

La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2024 e sarà vistabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 14 a ingresso gratuito. I visitatori potranno ammirare testimonianze fotografiche dei momenti più significativi che hanno vissuto i territori durante lo scontro tra le truppe alleate e quelle tedesche. La mostra è stata resa possibile grazie al contributo dell’Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo della Regione Siciliana, alla sponsorizzazione di Aircomm e a un protocollo di intesa stipulato tra i Comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione De Gasperi e un accordo di collaborazione tra il Comune di Centuripe e Il Parco Archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci.

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