Malta potrebbe disporre nei prossimi anni di parchi eolici o solari galleggianti situati tra le 12 e le 25 miglia nautiche al largo delle sue coste. Infatti, è stata lanciata dal Governo maltese una consultazione pubblica per la prima politica nazionale per l’energia rinnovabile offshore che potrebbe consentire la realizzazione di questi progetti. Mentre le isole maltesi sono limitate dalla loro superficie territoriale di 316 km2, il Paese, grazie alla sua posizione geografica al centro del Mar Mediterraneo, ha una potenziale di zona economica esclusiva (ZEE) pari 70.000 km2, che è molto più grande della sua superficie terrestre. Sono stati identificati sei siti come potenziali aree per i parchi eolici o solari galleggianti e sono stati presi in considerazione diversi fattori, tra cui: la zona cuscinetto aeroportuale e approcci portuali, confini delle aziende di acquacoltura, cavi e condotte sottomarine, pozzi petroliferi esplorativi e potenziali prospettive di petrolio e gas, zone di dispositivi di aggregazione della pesca, strutture marine e specie marine e di uccelli nella zona. È stata presa in considerazione anche la forza del vento.
Energia pulita e conveniente
Il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha affermato che “questa è la prima politica nazionale per l’energia rinnovabile offshore ad offrire energia pulita e conveniente creata in modo responsabile e con consapevolezza ambientale. Dobbiamo arrivare a un punto in cui la nostra energia venga generata da fonti rinnovabili in modo da poter essere più autonomi”, aggiungendo che l’interesse del consumatore è sempre al centro e che tali investimenti creerebbero anche posti di lavoro. La consultazione pubblica è aperta fino alla fine di settembre, dopodiché verrà valutato il feedback e un invito internazionale a manifestare interesse porterà alla selezione degli offerenti.