Ancora un weekend infuocato per lʼItalia. L’allerta meteo riguarda in particolar modo le città di Firenze, Bologna, Brescia, segnate da una forte ondata di calore a cui si aggiungeranno, nella giornata di domani, Bologna e Perugia. Oggi Roma passerà da bollino giallo a bollino arancione fino a domani, mentre Milano e Torino resteranno ‘in giallo’. L’alta pressione si rafforzerà da domani, ma gli effetti della nuova ondata di caldo si sentiranno sabato 19 e soprattutto domenica 20 agosto.
Nerone invaderà l’Italia
Nel corso del fine settimana ci sarà una nuova pulsazione dell’anticiclone africano Nerone: si tratta ufficialmente della terza ondata di calore di quest’estate, destinata a far salire le temperature su valori estremi: attenzione, quindi, alle pianure del Nord, ai settori tirrenici e alle Isole Maggiori. Le previsioni fornite dal sito IlMeteo.it confermano che Nerone invaderà l’Italia con asse Sud-Ovest / Nord-Est, espandendosi dal Marocco verso il Nord Italia. Il caldo insisterà per 7-8 giorni, quindi per l’intera prossima settimana.
Ondata di calore anomala
L’anticiclone Nerone prenderà il sopravvento entro il fine settimana con un aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi: si prevede il passaggio dagli attuali 37°C di Firenze ai 40°C tra domenica e lunedì, avremo poi un balzo da 34 a 38°C a Milano, un aumento nella città di Nerone (Roma) da 33 a 37°C. Secondo gli esperti, sono previsti 38-39 gradi a Ferrara, Pavia, Siracusa e Taranto. Nelle zone interne della Sardegna si potrebbero raggiungere anche i 40 gradi allʼombra.
Record sulle Alpi Occidentali
Un altro valore che potrebbe sorprendere è il dato dello Zero Termico, previsto a 5200 metri tra domenica e lunedì, specie sulle Alpi occidentali. Lo zero termico, ricordiamo, è la quota alla quale, nella libera atmosfera, la temperatura passa da valori positivi a valori negativi: 5200 metri sarebbe un nuovo dato inaspettato, raggiunto solo un paio di volte negli ultimi 30 anni.
Scatta l’allerta
A distanza di poco più di 12 mesi, lo spettro del caldo infernale si ripresenta anche sul Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa con i suoi 4809 metri; con il rischio per i ghiacciai alpini di sciogliersi, aumentando il pericolo di frane improvvise in alta montagna. Una prospettiva preoccupante, che impone di monitorare il territorio e la nostra salute: un’allerta rossa per caldo è pari, in termine di pericolo, ad un’allerta rossa idrogeologica.