Il Servizio Statistico Federale, spesso abbreviato in Rosstat, che è l’Istat della Russia, adegua dati ai desideri del Cremlino. La falsificazione dei numeri permette, per esempio, di manipolare le statistiche in quasi tutti i settori dell’attività del governo.
Ci sono molti modi per frodare il dato statistico: funzionari, medici e agenti di polizia nelle regioni sono costretti a inserire indicatori distorti, oppure si può, più semplicemente, cambiare sistematicamente le formule di calcolo. Di conseguenza, la politica statale basa le proprie decisioni su delle statistiche “Potemkin”. In questo articolo esamineremo sinteticamente come Rosstat ottiene i numeri desiderati, al posto di quelli reali.
Morti e patologie di comodo
In Russia, le morti di comuni cittadini sono registrate in modo abbastanza accurato. Rosstat basa le statistiche statali sui dati ottenuti dagli uffici di registro. Sulla base di queste informazioni, viene anche valutata l’efficacia dei programmi per combattere alcune cause di morte (malattia, incidenti stradali, overdose di alcol e droghe, ecc.). Tuttavia, in Russia, da anni, è stato costruito un sistema in cui, se necessario, sul certificato di morte viene registrata la causa sbagliata. Uno dei motivi principali di tale azione sono i cosiddetti “Decreti di maggio” di Putin del 2012. Tali provvedimenti hanno previsto una significativa riduzione della mortalità entro il 2018 per tubercolosi, malattie cardiovascolari e oncologiche, nonché una diminuzione del numero di decessi per incidenti stradali e tra i neonati. Questi obiettivi sono stati raggiunti, solo attraverso un trucco statistico. Nulla è stato detto sull’HIV nei “Decreti di maggio”, quindi il Ministero della Salute continua a fingere che questa patologia non esista in Russia. Inoltre, le persone anziane che morivano per infarto, ictus e cancro, dopo il 2012, hanno iniziato ad andarsene semplicemente per “vecchiaia”. Inoltre, i cittadini russi hanno improvvisamente smesso di suicidarsi. Invece, hanno cominciato a morire per alcune cause esterne “incerte”.
Inflazione sottovalutata
Per calcolare uno degli indicatori chiave dell’economia – l’inflazione o indice dei prezzi al consumo – Rosstat determina quali beni e servizi i russi acquistano più spesso. L’agenzia misura quindi i prezzi di tali beni e servizi in tutte le regioni del Paese. L’inflazione è fondamentale per i calcoli di bilancio.
Un altro stratagemma di Rosstat per sottovalutare l’inflazione è monitorare i prezzi e la spesa solo nelle città più grandi. In ciascuna regione vengono selezionate 2-4 città, in cui il dipartimento effettua misurazioni dei prezzi. “Ignorare la spesa degli abitanti dei villaggi non è in linea con le raccomandazioni internazionali (International Conference of Labor Statisticians, IMF, OECD, Eurostat, World Bank) e può sottostimare l’inflazione.
L’inflazione influisce direttamente sull’onere relativo al pagamento delle pensioni. Secondo il budget per il 2023, il Fondo sociale della Russia assegnerà circa 9,5 trilioni di rubli alle pensioni e le pensioni sono indicizzate ogni anno rigorosamente all’inflazione. Ciò significa che un eventuale aumento dell’1% dei prezzi nel 2023 richiederebbe, nel 2024, un maggior onere di circa 95 miliardi di rubli.
Affrontare la povertà
Putin ha incaricato di dimezzare il tasso di povertà entro il 2030. Nel marzo 2023, Rosstat ha registrato il livello di povertà più basso. Affinché questo indice diminuisca, o le persone devono guadagnare di più, oppure la popolazione del paese deve aumentare. Atteso che il tasso di natalità in Russia è in calo da otto anni e la popolazione adulta sta diminuendo: decine di migliaia di morti, centinaia di migliaia mobilitati, centinaia di migliaia che sono andati all’estero, per raggiungere l’obiettivo prefissato, la legge sul salario minimo è stata modificata per dissociarla dai prezzi dei generi alimentari.
Criminalità…solo per reati lievi
Nel gennaio 2023, il procuratore generale Igor Krasnov ha ordinato di interrompere la pubblicazione di informazioni sulla criminalità sul portale speciale crimestat.ru. Sembra che la storia quasi decennale delle statistiche aperte sulla criminalità in Russia sia finita.
Quando nel 2013 l’ufficio del procuratore generale aveva iniziato a pubblicare informazioni aperte sui crimini registrati, il dipartimento era già a conoscenza dell’occultamento di almeno 3 milioni di crimini annuali. Tali casi sono classificati dai criminologi come reati latenti.
Il Cremlino valuta negativamente l’aumento del numero di reati gravi, mentre viene valutata positivamente la quota di reati per i quali l’imputato è stato rapidamente individuato e il caso rinviato a giudizio.
L’aumento del numero degli assolti in tribunale sarà considerato un “meno” per le forze dell’ordine. Questo è probabilmente il motivo per cui le probabilità di ottenere un’assoluzione in Russia, calcolate da Novaya Gazeta Europe, sono dello 0,15%.
Al fine di ridurre gli indicatori, la polizia ostacola le denunce di reato, soprattutto se si tratta di reati gravi o che saranno di difficile soluzione.
Quando i crimini non sono registrati o sono registrati in modo selettivo, il quadro della criminalità nel Paese è distorto. Ciò porta lo Stato a prendere decisioni sbagliate sulla gestione delle forze dell’ordine, impedisce alla polizia di valutare adeguatamente la situazione criminale nella città o nella regione e rende i cittadini più indifesi e diffidenti.
Per il Cremlino però in Russia va tutto bene.