Il ministro per l’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenendo ad un convegno a Firenze ha sottolineato che “Noi adesso stiamo affrontando la peste suina con una tempistica che rimette in moto un meccanismo. Siamo partiti dalla possibilità di abbattere i cinghiali: se la scienza dice che gli ungulati in Italia sostenibili sono un milione, tu non ne puoi avere due e mezzo, perché significa cancellare la possibilità di fare gli agricoltori”. “Da questo punto di vista, insieme alle Regioni, dopo un lungo percorso, siamo ora in condizione di pianificare, di avere un commissario per la Psa, abbiamo messo anche a disposizione l’esercito, gli abbiamo chiesto di darci la possibilità almeno di rimuovere le carcasse”, ha aggiunto il ministro Lollobrigida. “La peste suina africana è una criticità che va affrontata non solo a livello nazionale anche a livello internazionale. Nei prossimi giorni faremo un tavolo con la Francia, anche lì nell’ottica della solidarietà europea, visto che non è un problema solo italiano: anche la Francia si sta svegliando da questo punto di vista per ragionare insieme”, ha concluso.