Grazie ad un accordo raggiunto tra il Miami Seaquarium, l’associazione no-profit Friends of Lolita della Florida e il filantropo e proprietario degli Indianapolis Colts della NFL Jim Irsay, un’orca marina di 57 anni sarà finalmente liberata per tornare nelle acque del Pacifico occidentale. Questo splendido esemplare marino di nome Lolita, fin dagli anni Settanta si è esibito per milioni di spettatori nell’acquario marino di Miami Seaquarium in Florida.
L’orca è stata tenuta in cattività per circa 50 anni in una vasca definita dagli esperti limitante, dopo essere stata prelevata dalle acque di Washington nel 1970 quando aveva solo 4 anni; finalmente, lo scorso fine marzo, come riferito sul sito Npr.org, l’orca pesante 7 mila chili sarà finalmente libera di nuotare in natura per il resto dei suoi giorni. Il filantropo Jim Irsay, sosterrà finanziariamente il trasferimento di Lolita.
Il sindaco della contea di Miami-Dade, Levine Cava, ha definito l’accordo “storico” e, durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “Molti hanno sperato e pregato per questo risultato per molti, molti anni”.
Lo spostamento di Lolita rappresenta per gli attivisti una grande conquista per i diritti degli animali, che da anni nel caso specifico avevano chiesto il trasferimento dell’animale. Secondo PETA, l’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali, Lolita ha sofferto per “cinque miserabili decenni in un’angusta vasca”. Parecchie associazioni animaliste nel corso dei decenni hanno protestato sostenendo che le condizioni di vita di Lolita fossero svantaggiose per l’animale; inoltre, diverse organizzazioni di tutela degli animali in passato hanno occupato il Seaquarium in segno di ribellione iniziando svariate cause legali per conto del cetaceo.
Il vicepresidente della Fondazione PETA e consigliere generale per le leggi sugli animali, Jared Goodman, ha affermato in un comunicato: “Se Lolita verrà finalmente restituita alle sue acque di origine, ci saranno applausi da tutto il mondo, anche da parte della PETA, che ha portato avanti diverse cause legali per conto di Lolita e ha martellato il Seaquarium con proteste che chiedevano la sua libertà per anni”.