venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Festival di Pasqua di Salisburgo 2024

Protagonisti l'orchestra e il coro di Santa Cecila con PAPPANO, HRŮŠA, NETREBKO, KAUFMANN, SALSI, YONCHEVA, KUTASI, PERTUSI E  ZUKERMAN

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sarà in residenza al Festival di Pasqua di Salisburgo 2024, fondato nel 1967 da Herbert von Karajan e che negli anni ha visto succedersi come orchestre residenti i Berliner Philharmoniker e la Staatskapelle di Dresda.

Il Festival di Pasqua 2024 si terrà dal 23 marzo al 1° aprile.Saranno l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme ad Antonio Pappano e a Jakub Hrůša ad accompagnare il pubblico di Salisburgo in un viaggio musicale interamente dedicato all’Italia: nel corso dei dieci giorni della rassegna, e citando le parole di Pier Paolo Pasolini “Davanti a me il Sud”le compagini ceciliane eseguiranno un’opera e brani di compositori italiani e internazionali dedicati e ispirati al Bel Paese. A tal proposito, Sir Antonio Pappano ha dichiarato: “Sono onorato ed entusiasta di partecipare al Festival di Pasqua di Salisburgo 2024. Portarvi la mia famiglia musicale italiana, l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mi rende molto orgoglioso. Ringrazio Nikolaus Bachler per la sua fiducia e per averci aiutato a scegliere La Gioconda, un’opera profondamente italiana, e per il cast eccezionale. Quest’opera mi è molto cara, e non vedo l’ora di trascorrere un periodo fantastico a Salisburgo”, e il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Michele dall’Ongaro ha aggiunto: “L’invito al Festival di Pasqua di Salisburgo è probabilmente il miglior riconoscimento per il grande lavoro che l’Orchestra e il nostro Coro hanno fatto insieme al Maestro Pappano in questi anni. Siamo molto fieri, quindi, di avere la possibilità di partecipare a questo grande progetto che è un vanto della comunità musicale internazionale. Devo quindi ringraziare, a nome dell’Accademia, per questo invito e per averci dato l’opportunità di fare musica insieme in questa straordinaria città che è la culla musicale d’Europa”.

Il Festival di Pasqua si è posto da subito all’attenzione del mondo musicale per l’altissimo prestigio e la qualità della proposta artistica. Dopo Karajan, che lo ha diretto fino alla sua scomparsa, il Festival (che ha avuto i Berliner Philharmoniker come orchestra in residenza dal 1967 al 2012), è passato nelle mani di Claudio Abbado e poi di Simon Rattle. Dal 2013 l’Orchestra in residenza è diventata la Staatskapelle di Dresda con il direttore Christian Thielemann. Con l’edizione del 2022 l’Orchestra sassone ha concluso la sua permanenza al Festival di Pasqua, che a partire dal 2023 ospiterà ogni anno una diversa istituzione musicale internazionale.

 La Gioconda

Il Festival si inaugurerà il 23 marzo 2024 alle ore 18, nel Grosses Festspielhaus di Salisburgo. Sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa CeciliaAntonio Pappano dirigerà la Gioconda di Amilcare Ponchielli, con un cast internazionale composto da un vero e proprio dream team con Anna Netrebko nel ruolo della GiocondaJonas Kaufmann (Enzo Grimaldo) Luca Salsi (Barnaba). Lo spettacolo, una nuova produzione realizzata in coproduzione con il Covent Garden di Londra e con la regia dell’inglese Oliver Mears, verrà replicato il 27 marzo e il 1° aprile, sempre alle ore 18.

L’esecuzione di questa produzione della Gioconda segnerà un debutto sia per il Festival di Salisburgo, che non ha mai rappresentato quest’opera, sia per l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia.

 Messa da Requiem

Martedì 25 marzo alle ore 19 (con replica il 29 marzo, Grosses Festspielhaus), Sir Tony salirà sul podio per dirigere la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, tra i massimi capolavori sacri di ogni tempo. Le parti solistiche verranno interpretate dal soprano bulgaro Sonya Yoncheva, già acclamata al Metropolitan di New York come al Covent Garden di Londra, Judit Kutasi (mezzosoprano), Jonas Kaufmann (tenore) e Michele Pertusi (basso).

 Primo concerto sinfonico

Antonio Pappano sarà il protagonista anche del primo concerto sinfonico del 24 marzo alle ore 19 (Grosses Festspielhaus. Replica il 31 marzo alle ore 19); l’Italia vista dai compositori italiani è il fil rouge che unisce i brani in programma: le Quattro versioni originali della ritirata da Madrid di Boccherini sovrapposte e trascritte per orchestra da Luciano Berio, Juventus di De Sabata, l’Elegia di Ponchielli e due dei più celebri capolavori di Ottorino Respighi, Fontane e Pini di Roma, eseguiti per la prima volta proprio a Roma dall’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia: Fontane di Roma l’11 marzo 1917 con la direzione di Antonio Guarnieri e Pini di Roma il 14 dicembre 1924 da Bernardino Molinari.

Secondo concerto sinfonico

Il secondo concerto dedicato all’Italia è in cartellone il 26 marzo (ore 19, Grosses Festspielhaus. Replica il 30 marzo ore 19), ma questa volta con brani di compositori stranieri. Sul podio salirà il direttore cèco Jakub Hrůša. In programma Les Fresques de Piero della Francesca (per l’Orchestra di Santa Cecilia si tratta della prima esecuzione integrale della composizione), il poema sinfonico di Bohuslav Martinů composto nel 1955 sull’onda delle suggestioni evocate dal ciclo di affreschi “Storie della Vera Croce” di Piero della Francesca conservato nella basilica di San Francesco ad Arezzo, e due brani del francese BerliozAroldo in Italia con la viola solista di Pinchas Zukerman, al suo debutto con l’Orchestra di Santa Cecilia, e il Carnevale romano.

 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.