martedì, 17 Dicembre, 2024
Società

Immigrazione: in Italia oltre 103mila minori non accompagnati

“Negli ultimi dieci anni sono arrivati in Italia tramite la rotta del mediterraneo 103.842 minori stranieri non accompagnati (MSNA), prevalentemente adolescenti e preadolescenti, con una media di 15 mila arrivi all’anno”. Così in una nota Save the Children, che ribadisce la necessità di istituire i centri governativi di prima accoglienza e accoglienza straordinaria previsti dalla Legge. “La drammatica situazione degli ultimi giorni a Lampedusa riporta in primo piano la necessità di una rete di accoglienza strutturata, soprattutto per i più vulnerabili, come i minori che arrivano sulle nostre coste senza genitori e figure adulte di riferimento”, aggiunge la nota.

Guardando alla tendenza relativa ai posti finanziati nei CAS dal 2018 al 2021, appare evidente che l’intento di distribuire i minorenni sull’intero territorio nazionale al loro arrivo è stato via via disatteso, sino a concentrare in Sicilia e in Calabria la quasi totalità dei CAS minori attivi a fine 2021. “Nel solo 2021 nei Paesi di ingresso Ue, ossia Grecia, Italia, Bulgaria, Spagna, Cipro e Malta, sono stati registrati circa 17.200 arrivi di minori non accompagnati, che hanno rappresentato il 71% di tutti i minorenni, compresi quelli arrivati con le famiglie, che hanno fatto ingresso in Europa evidenzia Save the Children. Sempre nel 2021 Germania (73.245) e Francia (25.750) hanno registrato il maggior numero di richieste di asilo da parte di minori (anche in famiglia), in Italia le domande di minori sono state 11.569, di cui 3.257 di non accompagnati.

“Storie diverse l’una dall’altra, accomunate da viaggi impegnativi, spesso dolorosi, di attraversamento di frontiere, violenze, rapimenti, che nessun giovane dovrebbe conoscere mai, ma anche caratterizzate da forte determinazione, speranza e tenacia. Storie di viaggi, purtroppo spesso con esito letale ,come ricorda il rapporto Missing Migrants dell’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (OIM) secondo il quale, da inizio gennaio 2021 a fine ottobre 2022, 2.836 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo Centrale, tra le coste africane e l’Italia, molti di loro bambini, anche piccolissimi, come le quattro vittime giunte a Lampedusa a fine ottobre, tutte sotto l’anno di età”, aggiunge Save the Children .

“Entrare nell’Unione europea continua a essere una macabra lotteria, resa ancora più preoccupante dai quasi 100 mila rintracci e ritorni forzati di adulti e minori effettuati dalla cosiddetta Guardia Costiera libica dal 2017 in poi per effetto del Memorandum Italia-Libia, rinnovato automaticamente il 2 novembre 2022. Per chi riesce ad arrivare in Italia, c’è la questione dell’accoglienza, un mondo variegato che non garantisce sempre risposte adeguate. Accanto a centri di prima accoglienza efficienti, a fruttuose collaborazioni tra istituzioni ed enti non profit che mettono i ragazzi e le ragazze in primo piano, si trovano anche situazioni di grave sovraffollamento, luoghi di primo sbarco dove si fatica persino a garantire pannolini, cibo adeguato e cure mediche ai bambini, in un continuo clima di tensione o ancora centri dove l’alto numero e turnover di adolescenti non consente di garanti-re alcuna progettualità di medio-lungo periodo”, conclude Save the Children.

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