Nell’ottavo Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane è emerso un calo d’interesse degli italiani verso gli investimenti sostenibili, anche se in prospettiva la “finanza verde” rimane attrattiva. Secondo il report buona parte dei nostri connazionali è disposta a valutare nei prossimi due anni un riorientamento dei propri investimenti in favore dei prodotti sostenibili.
Tra i fattori che più inducono alla prudenza c’è il rischio del greenwashing, ossia l’ecologismo di facciata, fenomeno ormai al centro dell’attenzione dei regolatori internazionali. In un contesto di incertezza economica e geopolitica, caratterizzato da una brusca impennata dell’inflazione e dalla guerra in Ucraina, il 15% degli italiani, secondo il reeport, si dice interessato a investire in prodotti finanziari sostenibili.
Quelli cioè che si contraddistinguono per l’impegno verso la tutela dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori e dei valori del buon governo societario anche a costo di accettare rendimenti più bassi rispetto a quelli prospettati da altre forme di investimento. Nel 2021 il dato corrispondente era al 17%.
Il 48% degli intervistati (57% nel 2021) si dichiara disposto ad investire in prodotti finanziari ESG solo a condizione che i rendimenti siano pari o addirittura superiori a quelli offerti da investimenti non sostenibili. Il 17% dichiara, invece, di non avere alcun interesse per la finanza sostenibile contro il 13% di un anno prima. L’attenzione risulta maggiore tra le donne, i giovani, gli investitori abbienti e quelli più alfabetizzati dal punto di vista finanziario. Dal sondaggio risulta, per altro, che le conoscenze degli italiani sul mondo della finanza sostenibile sono ancora piuttosto limitate.
Malgrado la flessione registrata nel 2022 il “verde” in finanza non perde appeal. Il 57% degli intervistati è infatti propenso a modificare nei prossimi due anni le proprie scelte di investimento, rafforzando la componente della sostenibilità. “I dati rivelano che il greenwashing, inteso come affermazioni fuorvianti sulle effettive caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, è fra i timori e i rischi percepiti dagli investitori”, ha osservato Chiara Mosca, Commissario Consob. “È un fenomeno che può minare la fiducia. Per questo il contrasto del greenwashing è una priorità globale ed è nell’agenda dei regulator internazionali”, ha aggiunto.