Doppio appuntamento per l’Italia nello scacchiere geopolitico del Mediterraneo. L’obiettivo è rafforzare una strategia diplomatica con due Paesi chiave per l’Italia come Egitto e Algeria. L’impegno è quello di costruire quel “ponte” di progetti per energia, commercio, industria
e cultura.
L’Italia e il “Piano Mattei”
Il tour del vicepremier e capo della Farnesina Antonio Tajani, dopo Turchia e Tunisia, ha fatto tappa in Egitto per la prima visita di un ministro degli Esteri italiano, – l’ultima si era tenuta 5 anni fa – con il presidente egiziano Al-Sisi. Il faccia a faccia, rende noto l’agenzia egiziana Mena, si è svolto nel palazzo presidenziale di Al-Ettehadeya.
Un colloquio sugli scambi in campo energetico, con una attenzione particolare ai dossier caldi per l’Italia come i migranti, la stabilizzazione della vicina Libia ma anche i diritti umani come il caso Regeni e Zaki. Nello stesso scenario di relazioni Mediterranee si inquadra la visita istituzionale del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Algeria. La premier da ieri ha iniziato una due giorni di appuntamenti. Sono i tasselli di quel progetto ambizioso per l’Italia che il premier Meloni ha indicato nel suo insediamento come “Piano Mattei” per l’Africa.
Nuove relazioni nel Mediterraneo
“Incontri che servono a rinforzare le relazioni bilaterali, così come le relazioni antiche tra Egitto e Italia”, conferma dall’Egitto, Antonio Tajani al termine del colloquio, “Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le grandi emergenze del momento nell’area del Mediterraneo a cominciare dal fenomeno delle migrazioni e per una soluzione della crisi libica dove oggi si registrano forti tensioni”.
Dai migranti alle università
L’Italia non si tirerà indietro nell’affrontare i problemi e rilanciare relazioni anche di solidarietà.
“Vogliamo raggiungere un accordo coordinandoci con le grandi realtà istituzionali che si occupano di queste emergenze come ad esempio l’Onu.
Il problema libico è parte delle migrazioni illegali”, evidenzia Tajani, “che per noi è importante fare accordi in merito a ciò. Siamo disponibili ad accogliere più migranti legali anche egiziani, abbiamo progetti universitari per coloro che vogliono venire a studiare in Italia”. Il capo della Farnesina ha rilanciato gli obiettivi. “Abbiamo progetti sul piano energetico, industriale e agricolo”, fa presente Tajani, “siamo pronti ad organizzare business forum con cui le imprese italiane possono portare i loro know how a quelle egiziane, una collaborazione economica
per noi è importante”.
L’Egitto chiede relazioni più forti
Il portavoce presidenziale Bassam Rady, illustra le ragioni dell’incontro ad iniziare dalla richiesta di relazioni più forti.
“L’Egitto è orgoglioso delle proprie illustri relazioni storiche con l’Italia, a livello governativo e popolare. L’Egitto aspira a sviluppare relazioni con l’Italia e a lavorare con essa nel quadro del forte partenariato tra i due paesi al fine di sviluppare relazioni bilaterali a favore di una proficua cooperazione in tutti i campi”.
I migranti e i casi Regeni e Zaki
Sui dossier migranti, la stabilizzazione della vicina Libia ma anche i diritti umani come il caso Regeni e Zaki, il ministro Tajani evidenzia che ci sono nuove valutazioni e assicurazioni da parte del presidente e autorità egiziane. “Abbiamo affrontato le questioni Regeni e Zaki ho chiesto collaborazione da parte egiziana, mi hanno assicurato”, ha sottolineato il ministro degli esteri, “che tutti gli ostacoli verranno rimossi, senza alcuna reticenza, è stato il presidente Al-Sisi a dirmi per primo che toglierà tutti gli ostacoli per una collaborazione proficua tra i nostri due paesi”.
Il premier Meloni in Algeria
Ieri pomeriggio il presidente del consiglio è atterrata Algeri per la sua prima missione ufficiale nel paese nord africano. Due giorni impegnativi per Giorgia Meloni con diversi dossier sui quali spicca quello sull’energia. L’incontro con il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, cade in una data speciale, il trentennale del trattato di amicizia fra i due Paesi, siglato il 27 gennaio 2003.
Giorgia Meloni è tornata così a stringere la mano – dopo il recente appuntamento della Cop27 tenuto a novembre in Egitto – al primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane.
L’agenda degli incontri
Gli appuntamenti sono iniziati ieri con la deposizione di una corona di fiori al Monumento del Martire, e un incontro sulla nave della Marina militare italiana “Carabiniere” approdata al porto di Algeri in occasione del bilaterale. In serata assieme al primo ministro algerino
Aimen Benabderrahmane la cena ufficiale in un ristorante di un grande hotel della capitale.
Vertice su energia e sviluppo
Oggi sarà la giornata di colloqui istituzionali con un primo significativo appuntamento. Il premier si recherà a rendere omaggio alla figura di Enrico Mattei compiendo una tappa simbolica al Giardino intitolato all’imprenditore italiano nel cuore della capitale algerina. Alle 11.30 il cerimoniale prevede l’arrivo al palazzo El Mouradia, per l’incontro ufficiale con il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune.
“Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide, antiche e strategiche”, sottolinea in una nota Palazzo Chigi, “e attraversano una fase particolarmente positiva. L’Italia è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi”.
Nel 2022 l’accordo sul gas
I patti siglati dall’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, hanno permesso dal primo semestre 2022 all’Algeria di diventare il primo fornitore di gas naturale dell’Italia. Ieri in occasione della nuova bilaterale, sono stati resi noti i dati più recenti del partenariato economico. Nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni. Il gas costituisce la quasi totalità delle importazioni, mentre l’Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici.
L’Italia primo partner
L’Algeria a livello globale è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano. I pilastri della presenza imprenditoriale italiana nel Paese sono le grandi opere e l’industria della difesa. In occasione della missione saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private. Il tutto reso possibile anche dalla presenza di 200 imprese italiane. Cifre rilevanti che la premier – accompagnata dall’ad di Eni Claudio Descalzi e dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi – intende incrementare, anche nell’ambito del cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa. L’idea di Meloni è quella di creare uno “spazio di stabilità e di prosperità condivisa” nei Paesi dell’Africa, anche per affrontare in modo strutturale il problema delle migrazioni. In quest’ottica da parte del governo c’è la volontà di confermare la prospettiva dell’Italia quale hub energetico – di gas ma anche di idrogeno verde – del Mediterraneo, come ponte fra Africa e Europa. Altre questioni centrali riguardano l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese: sulle Pmi in particolare il governo di Algeri vorrebbe beneficiare della competenza dell’Italia.