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Energia: Italia ancora troppo dipendente dall’estero

mercoledì, 11 Gennaio 2023
1 minuto di lettura

La  disponibilità energetica lorda che è aumentata dal 73,5% del 2020 al 74,9% del 2021, l’Italia risulta ancora fortemente dipendente dall’estero. Più nello specifico, nel 2021 la produzione nazionale di fonti energetiche è passata dai da 37.673 ktep del 2020 ai 36.402 ktep del 2021, diminuendo del 3,4%.

È quanto emerge da una ricerca dell’Eurispes, secondo la quale il settore dell’energia in Italia presenta ancora una serie di debolezze storiche. In particolare, si sono registrati cali nella produzione di petrolio e prodotti petroliferi (-16%), di gas naturale (-18,2%) e dei rifiuti non rinnovabili, (-2,8%). Unica eccezione riguarda il settore delle energie rinnovabili e bioliquidi, aumentato di un +1%. Si conferma il ruolo predominate giocato dai combustibili fossili, in particolare gas e petrolio, che nel 2021 hanno rappresentato oltre il 73% della disponibilità energetica nazionale (rispettivamente il 40,9% e il 32,9%).

Pur essendo l’Italia il Paese con il maggior potenziale di produzione di energia rinnovabile in Europa dopo la Francia, esistono una molteplicità di impedimenti burocratici e di vincoli legislativi che limita fortemente il raggiungimento del nostro pieno potenziale. A ciò vanno aggiunte le difficoltà legate alla realizzazione di nuove opere, troppo spesso bloccate da piccoli, ma incisivi, gruppi d’interesse e da una politica più attenta ai sentimenti dell’opinione pubblica invece di concentrarsi su di una programmazione strategica di medio-lungo periodo.

L’analisi poi ci restituisce il quadro di un Paese spaccato a metà in cui gli effetti della crisi, sentiti duramente sull’interno territorio nazionale, non si sono distribuiti in maniera omogena. Sotto questo punto di vista, basti pensare alla crescita della povertà energetica che rischia di acuire ulteriormente le disparità tra Nord e il Sud. Al riguardo va evidenziato come, già nel 2021, tra il 10 e il 18% della popolazione residente nel Mezzogiorno aveva avuto difficoltà ad acquistare servizi energetici.

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