La Unione europea ha condannato la continua repressione dei media russi indipendenti e il blocco dell’accesso ai siti stranieri. Le autorità russe cercano di negare ai cittadini l’accesso a fonti di informazione indipendenti sulla guerra che la Russia sta conducendo in Ucraina e sulle atrocità commesse dalle forze russe. È stata questa la denuncia della portavoce della Commissione europea Nabila Massrali.”Ricordiamo alla Russia che la libertà di informazione è un diritto fondamentale sancito dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, di cui la Russia è firmataria. Condanniamo la repressione dei media russi e di tutti i media”, ha rimarcato Massrali interpellata in particolare sul fatto che un giornalista investigativo bulgaro è stato posto da Mosca sulla lista dei ricercati.
Nel frattempo, continua la resistenza sul campo da parte dell’Ucraina al fine di fronteggiare i nuovi attacchi russi. “La Russia sta mobilitando coloro che vuole usare come carne da macello. Noi stiamo mobilitando il mondo civile. Per il bene della vita”. Lo ha detto nel suo consueto videomessaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che la Russia dispiegherà tutte le sue forze per cercare di cambiare l’esito della guerra e rimandare la sconfitta. “Abbiamo iniziato quest’anno con ciò di cui l’Ucraina ha più bisogno in questo momento, alla vigilia di nuovi processi di mobilitazione preparati dallo Stato terrorista. È il momento in cui, insieme ai nostri partner, dobbiamo rafforzare la nostra difesa”, ha aggiunto.