In uno scenario internazionale già saturo di conflitti e tensioni, la forte ripresa dei flussi migratori diretti in Europa attraverso il Mediterraneo risente di cause geopolitiche relative ai persistenti squilibri tra Paesi avanzati e Paesi in via di sviluppo. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel corso dell’informativa in Senato sulla gestione dei flussi migratori ha parlato di “una di quelle sfide epocali che non possono essere affrontate dai singoli stati e sulle quali è arrivato il tempo in cui la Unione europea sviluppi una grande politica”.
In riferimento alla Ocean Viking Piantedosi ha affermato che “La nave battente bandiera norvegese ha operato dal 22 al 26 ottobre, con ben sei interventi su più di 200 migranti, nei confronti di questa nave. Il 24 ottobre con una nota verbale del nostro ministero degli Esteri abbiamo sollecitato la Norvegia a compiere ogni azione necessaria finalizzata all’individuazione di un posto sicuro per i migranti”.
“Ho sollecitato il nostro ministro degli Esteri a mantenere aperte le interlocuzioni con la Norvegia e di acquisire le informazioni sulle persone a bordo, che ci sono state sempre negate. Sulla vicenda ci sono dei passaggi che meritano di essere sottolineati: innanzitutto l’Ocean Viking non è mai entrate in acque territoriali italiane, e le autorità italiane non hanno mai notificato alcun provvedimento di divieto, la decisione della nave di allontanarsi dalle coste italiane risulta essere stata presa dopo che i media avevano già diffuse la notizia che le persone soccorse in altre navi ong erano già tutte sbarcate”, ha aggiunto Piantedosi.