Nell’ambito della cybersecurity il nostro Paese rimane il fanalino di coda dell’Europa insieme alla Germania e alla Francia che si collocano in un contesto che non è tanto diverso dall’ Italia ma questo divario con gli altri Stati membri può essere colmato nel tempo grazie agli investimenti nel campo della ricerca.
“Le imprese in questo momento vengono molto attaccate. Gli attacchi sono tanti, variopinti e sempre più complicati. Sul nostro Paese, che ha uno stampo produttivo molto forte soprattutto nel Nord Italia, vediamo tantissimo Ransomware, un attacco che prevede che l’attaccante installi all’interno dell’azienda un virus che blocca tutti i sistemi produttivi, logistici e informatici. Questo paralizza completamente le produzioni”, ha detto Veronica Leonardi, Chief marketing officer di Cyberoo. “lo smart working ha reso più vulnerabili le aziende”.
“Nel momento in cui apro le porte verso la possibilità di collegarsi da casa e da remoto aumento le vulnerabilità del mio perimetro, quindi è ancora più possibile per gli hacker trovare un punto di accesso per entrare all’interno degli ecosistemi aziendali”, spiega Leonardi. “I nostri sistemi MDR di cybersecurity sono estremamente evoluti e che prevedono l’utilizzo di una tecnologia a 360 gradi. Vuol dire che vado a inserirmi all’interno dell’ecosistema di un cliente, poggiandomi sull’infrastruttura già esistente”, ha aggiunto.
“Con questo sistema mi pongo al di sopra di questi strumenti e vado a coprire zone di ombra che si creano tra i sistemi con l’obiettivo di andare a individuare minacce latenti. A questo viene aggiunto un servizio di intelligence security operation center in cui ci sono analisti specializzati in cybersecurity che vanno ad analizzare le minacce e propongono al cliente una mitigazione della minaccia”, conclude Leonardi.