sabato, 21 Dicembre, 2024
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Università Link, il generale Graziano apre l’anno accademico

L’Università degli Studi Link ha inaugurato ieri mattina l’anno accademico 2022-2023. La cerimonia ha visto gli interventi del magnifico rettore Carlo Alberto Giusti, del prefetto Francesco Paolo Tronca, programme leader del corso di laurea in Scienze della Difesa e della Sicurezza, e del generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, alla presenza di numerose figure del mondo dell’università, della pubblica amministrazione, delle forze armate e dell’imprenditoria.

Il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, con il rettore della Link, Carlo Alberto Giusti

“Nelle scorse settimane – ha annunciato nell’occasione – abbiamo siglato un accordo di collaborazione con la prestigiosa St. John’s University di New York per promuovere attività di carattere accademico, educativo e culturale con lo scambio di docenti, personale e studenti e l’avvio di progetti di ricerca congiunti. E con la School of Law della Boston University abbiamo avviato l’iter per un analogo accordo. Queste iniziative si innestano in un percorso di collaborazione internazionale intrapreso da tempo, grazie al quale abbiamo accolto oltre 200 studenti stranieri, in gran parte statunitensi, che alternano la loro giornata tra corsi, studio e pratica sportiva a livello agonistico”.

Il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri e a lungo capo di Stato Maggiore della Difesa e poi presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea, ha tenuto una lectio magistralis sul tema della difesa europea. “Ogni discorso legato a questo tema – ha spiegato – non può oggi prescindere da quanto sta accadendo ai confini orientali dell’Europa. La ripresa della guerra tradizionale, l’annessione dei territori ucraini, l’attacco al ponte in Crimea e i successivi missili su Kiev e Leopoli rappresentano, infatti, passaggi della spiralizzazione di un conflitto che rischia di avvitarsi verso la minaccia di utilizzo dell’arma tattica nucleare. Si tratta di una guerra che, oltre a mettere a nudo le vulnerabilità strategiche del continente europeo, ha anche mostrato la presa di coscienza dell’Europa nel doversi assumere la responsabilità di proteggere i propri cittadini, le democrazie delle singole nazioni e dell’Unione nella sua totalità. Cosa non meno importante, l’UE ha capito che la difesa dei nostri valori ha un costo”.

Il prefetto Francesco Paolo Tronca ha sottolineato come la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno accademico non sia solo un evento formale: “è, al contrario, l’espressione di contenuti alti, la testimonianza del valore della cultura universitaria, fondamentale in questi tempi difficili. La cultura non ha nemici e non ha frontiere”.

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