Sono passate due settimane dal lancio del bonus trasporti e sono 728mila i voucher emessi fino ad ora dal ministero del Lavoro. L’iniziativa ha come obiettivo quello di sostenere famiglie, studenti, lavoratori e pensionati che utilizzano i mezzi di trasporto in un momento di crisi globale causata dai costi energetici in aumento.
“Si tratta di un intervento che sta riscuotendo un interesse notevole da parte di tanti studenti, lavoratori, pensionati, cittadini che utilizzano i mezzi di trasporto collettivo determinando un beneficio ambientale con una riduzione della pressione dei veicoli privati nei centri urbani e e delle relative emissioni inquinanti. Credo vada incoraggiata ancora di più questa risposta da parte delle cittadine e dei cittadini. Sarà possibile richiedere nuovamente il bonus ogni mese fino al mese di dicembre per abbonamenti di tipo mensile e annuale, con le stesse modalità”, ha spiegato il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
“Le aziende di Tpl per cui sono stati richiesti abbonamenti sono 1.119, con uno sforzo organizzativo significativo. Abbiamo aumentato il Fondo dedicato a 180 milioni proprio per potenziare al massimo il sostegno alle famiglie e penso si debba andare nella direzione di un intervento per renderlo strutturale”, ha aggiunto.
Numeri resi possibili anche grazie all’infrastruttura informatico-tecnologica messa in campo in sinergia fra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha permesso a più di 1,8 milioni di cittadini di accedere alla piattaforma digitale bonustrasporti.lavoro.gov.it, dove è possibile in qualsiasi momento, anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre prossimi, fare richiesta telematica del beneficio, per sé stessi o per un minorenne a carico.
Il voucher consiste in un contributo fino a 60 euro utile per acquistare un abbonamento mensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e su ferro. Il bonus trasporti è riconosciuto esclusivamente alle persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.