mercoledì, 25 Dicembre, 2024
Esteri

Tunisia: dopo il Referendum inizia la parte più difficile

Non sorprende che il presidente Kais Saïed abbia fatto approvare la sua costituzione con una percentuale di consensi quasi assoluto (stime: 92%) tra poco più di un quarto dell’elettorato (tasso di partecipazione al voto il 27,4%). Molto contento del successo, il presidente non ha esitato a scendere in Bourguiba Avenue, a Tunisi, per godersi una passeggiata, tra i suoi sostenitori. L’atteggiamento di Kais Saïed, dopo il referendum, sembra ancora più determinato ad andare avanti nella costruzione della Terza Repubblica che aveva promesso. Kais Saïed ha risposto anche alle domande dei giornalisti.

“La democrazia formale è finita – ha detto -. È una rottura totale con un sistema che non è mai stato bocciato” Aggiungendo: “Ho provato di tutto per far associare più tunisini possibile a queste elezioni. Il tasso di partecipazione non sminuisce in alcun modo il valore del verdetto delle urne. Per Kais Saïed sarà “un futuro molto migliore” quello che attende i tunisini: equità, reale partecipazione del popolo al potere, miglioramento delle condizioni di vita, riduzione delle disuguaglianze, lotta contro l’appropriazione indebita, ma i suoi oppositori lo contestano e chiedono come intende procedere.
L’opposizione, che non è stata in grado di unirsi, ha fortemente chiesto il boicottaggio, mostrando la sua paura degli abusi totalitari. E si moltiplicano le denunce di legittimità del referendum stesso e della proposta di costituzione, segnalando alcune irregolarità”.

Ma, per Kais Saied, il gioco è finito: “Chi si è astenuto è libero di scegliere, lo proclamerà forte e chiaro. La gente ha parlato. Nonostante una bassa affluenza alle urne, il referendum del 25 luglio 2022 ha dimostrato la capacità dell’Isie di rimobilitarsi in brevissimo tempo e rimettere in moto la sua macchina. La logistica non è stata facile da gestire, tanto meno la scelta degli agenti e dei volontari assegnati ai seggi elettorali, nelle autorità regionali e all’estero, oltre che presso la sede e il centro stampa di Tunisi. Nonostante gli incidenti rilevati dagli osservatori, l’amministrazione elettorale ha funzionato bene, secondo diverse delegazioni straniere di osservatori, sfruttando le esperienze precedenti”. Per Kais Saïed inizia, ora, la parte più difficile: la redazione dei decreti-legge su elezioni, partiti e associazioni politiche, elezioni legislative anticipate e la composizione della seconda camera del parlamento, ovvero il consiglio di regioni e circoscrizioni e alla formazione di un nuovo governo.(ITALPRESS).

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