venerdì, 22 Novembre, 2024
Salute

Diagnosi precoce può ridurre allergie del 15%

Nasce al “Bambino Gesù” l’Ambulatorio per la prevenzione e la diagnosi precoce delle allergie. E’ rivolto ai neonati entro il 28° giorno di vita ad alto rischio allergico, vale a dire i bambini con almeno un parente di primo grado (mamma, papà o fratellino) affetti da allergia. E’ attivo presso la sede di Roma – San Paolo e svolge attività di prevenzione delle varie patologie allergiche (rinite, asma, dermatite atopica, allergia alimentare o ai farmaci) con interventi precoci sulla dieta e sugli stili di vita delle future mamme e dei nuovi nati. In Italia le varie forme di allergia colpiscono circa 25 bambini su 100. Possono comparire ad ogni età, anche nel primo anno di vita, e sono influenzate dall’ambiente (gli agglomerati urbani ad alto livello di inquinamento ne favoriscono l’insorgenza e/o il peggioramento) e dalla predisposizione genetica. Se mamma e papà non sono allergici, il rischio che un figlio sia allergico è del 10 – 15%. La percentuale sale al 30% se uno dei genitori è allergico; se lo sono entrambi si arriva anche all’80%.

“È scientificamente provato che interventi precoci sulla dieta e sulle abitudini di vita delle future mamme e dei bambini entro le prime 4 settimane dalla nascita riducono il rischio di sviluppare allergie nel corso della crescita – spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù -. Con l’attività di prevenzione del nuovo Ambulatorio, stimiamo una diminuzione del 15% delle dermatiti atopiche che rappresentano la prima tappa della marcia allergica dei bambini”. Nel corso della visita in Ambulatorio, la prima indicazione sarà l’allattamento al seno del neonato. Se il latte materno non è disponibile, verrà valutata la sostituzione con preparati ipoallergenici. L’appuntamento per il nascituro può essere pianificato anche prima del parto. Il colloquio telefonico (chiamando il numero per le informazioni) sarà l’occasione per fornire un servizio di consulenza alle future mamme. Il team di allergologi darà indicazioni di base come lo stop al fumo di sigaretta e alle attività che causano stress e, sul fronte della dieta, oltre al consumo di fibre, frutta e verdura, potrà consigliare l’eventuale introduzione di antiossidanti, prebiotici e probiotici.

Questi ultimi sono microrganismi vivi (presenti in molti alimenti comuni, come yogurt o latte fermentato) che possono apportare benefici alla salute quando somministrati in quantità adeguate. In qualità di immuno-modulatori della risposta allergica, nelle linee guida della World Allergy Organization vengono raccomandati – in determinate situazioni – come terapia preventiva delle allergie, soprattutto l’eczema. (Italpress).

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