Hydrogen Valley e medicina predittiva sviluppata in centri all’avanguardia, con strumenti altamente innovativi, sono stati solo due dei temi al centro dei primi protocolli di collaborazione con 6 Regioni italiane per l’avvio dei progetti bandiera previsti dal PNRR. Si tratta di un primo blocco di protocolli, cui ne seguiranno ulteriori con le altre Regioni interessate (Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia).
La cerimonia di firma, che ha avuto luogo nella Sala Verde di Palazzo Chigi, è stata presieduta dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Presenti i ministri Mariastella Gelmini, Maria Cristina Messa, Roberto Speranza, Roberto Cingolani, il sottosegretario Roberto Garofoli, il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, della Regione Liguria Giovanni Toti, della Regione Piemonte Alberto Cirio, della Regione Umbria Donatella Tesei, della Regione Puglia Michele Emiliano, della Regione Basilicata Vito Bardi. In generale il complesso dei Progetti bandiera si sviluppa soprattutto all’interno delle Missioni 1 (“Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”) e Missione 2 (“Rivoluzione verde e transizione ecologica”) per i progetti di “Hydrogen Valley”.
Si segnalano interventi anche sulla Missione 4, “Istruzione e ricerca” e sulla Missione 6, “Salute”. I 21 Progetti bandiera, uno per Regione/Provincia Autonoma, sono previsti dall’articolo 33, comma 3, lettera b) del DL 152/2021, convertito in legge 233/2021 e il coordinamento è affidato al DARA – Dipartimento Affari regionali e Autonomie. I temi principali dei progetti bandiera presentati o attualmente allo studio sono stati idrogeno, salute, università e ricerca, dissesto idrogeologico, digitalizzazione della Pubblica amministrazione e risorse idriche. Ad oggi sono stati sottoscritti 2 Protocolli tra il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA), i ministeri competenti e le rispettive Regioni per un totale di 6 progetti bandiera.
.Il Protocollo con la Regione Liguria Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica ad Erzelli La Regione Liguria ha presentato un “Progetto bandiera” volto alla realizzazione del primo “Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica”, nel territorio genovese degli Erzelli. Il progetto è finalizzato al trasferimento dei risultati della ricerca generati dall’impiego del calcolo computazionale ai modelli biologici ed ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche d’impiego biomedico.
Il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica darà luogo ad un HUB di infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche con l’obiettivo di sviluppare algoritmi espressione di modelli biologici di patologie nelle aree dell’inflammasoma, della genomica delle malattie rare e delle neuroscienze. Inoltre, nell’ambito biomedico sarà promossa la creazione di processi di innovazione in combinazione con i soggetti industriali del settore in apposite “aree-officine” di sperimentazione e testing.
Nello specifico, il Centro di Medicina Computazionale e Tecnologica si propone come centro di integrazione della struttura clinica, destinata ad assicurare la risposta ospedaliera, con le seguenti realtà: un’area di ricerca traslazionale, un centro di ricerca tecnologica e di scienze computazionali e un’area officina di sperimentazione di prototipi e sviluppo di modelli computazionali e tecnologici. Il Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto prevede, dunque, il coinvolgimento del DARA, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Regione Liguria, ed avrà ad oggetto la realizzazione dell’intervento. 2.Il Protocollo con le Regioni Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia Le “Hydrogen Valleys” Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia sono le regioni che hanno manifestato la volontà di eleggere a “Progetto bandiera” la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, le cosiddette “Hydrogen Valleys”, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1, la cui titolarità spetta al Ministero per la Transizione Ecologica (MITE). Il “Progetto bandiera” “Hydrogen Valleys” prevede, inoltre, quale parte integrante e complementare, interventi aggiuntivi relativi ad attività di ricerca e sviluppo nel settore dell’idrogeno o per altre attività collaterali, comunque, coerenti con le linee del PNRR, in via di definizione con le Regioni interessate e il MITE attraverso appositi tavoli coordinati dal DARA.
Per questi interventi si prevede un finanziamento integrativo di 50 milioni da ripartire tra le 5 Regioni che hanno scelto le Hydrogen Valley quali progettualità bandiera (10 milioni di euro per Regione). Il protocollo di collaborazione per la realizzazione del “Progetto bandiera” sarà sottoscritto dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal MITE e dai Presidenti delle 5 Regioni coinvolte (Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata, Puglia). Nello specifico del protocollo, le parti si impegnano a individuare stabili modalità di interlocuzione, anche attraverso la costituzione di tavoli di confronto tematici, lavorare congiuntamente al fine di favorire l’implementazione del Progetto bandiera secondo i target e le milestone individuati dal PNRR, rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione del Progetto. Infine, le parti collaboreranno per individuare 5 progetti di ricerca collaterali ai progetti più propriamente di produzione di idrogeno, al fine di sviluppare anche il settore della ricerca nella filiera dell’idrogeno, nelle sue diverse declinazioni.