È in programma questa mattina, davanti alla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale, l’audizione del Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, Francesco Boccia, su attuazioni e prospettive del federalismo fiscale e sulle procedure in atto per la definizione delle intese ai sensi dell’art.116, III comma, della Costituzione.
Si tratta di quello che i cultori di diritto pubblico definiscono “regionalismo differenziato” o anche “asimmetrico”, in quanto consente ad alcune Regioni di dotarsi di poteri diversi dalle altre, ferme restando le particolari forme di cui godono le Regioni a statuto speciale.
Il tema si è imposto al centro del dibattito a seguito delle iniziative intraprese da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna nel 2017. Dopo aver sottoscritto tre accordi preliminari con il Governo, su richiesta delle tre regioni, il negoziato è proseguito ampliando il quadro delle materie da trasferire rispetto a quello originariamente previsto. Nel frattempo altre regioni hanno intrapreso il percorso per la richiesta di condizioni particolari di autonomia.
L’attribuzione di tali forme rafforzate di autonomia deve essere stabilita con una legge “rinforzata”, che, dal punto di vista sostanziale, è formulata sulla base di un’intesa fra lo Stato e la Regione, acquisito il parere degli enti locali interessati, nel rispetto dei princìpi di cui all’art. 119 Cost. in tema di autonomia finanziaria, mentre, dal punto di vista procedurale, è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti. Va anche detto che dalla introduzione di tali disposizioni in Costituzione – avvenuta con la riforma del Titolo V prevista dalla legge costituzionale n. 3/2001, il procedimento previsto per l’attribuzione di autonomia differenziata non ha mai trovato completa attuazione.
Il Ministro Boccia sarà, dunque, ascoltato dai componenti della Commissione, presieduta dal leghista Cristian Invernizzi (vicepresidenti Vincenzo Presutto del Movimento 5 Stelle e Paolo Russo di Forza Italia) per chiarire lo stato dell’arte.
Le materie nelle quali possono essere riconosciute ulteriori di autonomia sono quelle attribuite alla competenza legislativa concorrente e un ulteriore limitato numero di materie come l’organizzazione della giustizia di pace; le norme generali sull’istruzione e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Al termine dell’audizione del ministro si terrà l’ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.