L’interesse collettivo a scapito di quello individuale. Potrebbero riassumersi così le motivazioni pubblicate dal Tas di Losanna in merito alla sentenza con cui, nelle scorse settimane, ha confermato la decisione della Fifa di escludere la Russia dai play-off e quindi dai prossimi Mondiali in Qatar. Avendo proprio i play-off da giocare, la Russia non poteva essere certa della qualificazione e la sola perdita della possibilità di partecipare a un grande evento non rappresenta, di per sè, un “danno irreparabile”.
Il Tribunale arbitrale ha anche riconosciuto “l’innegabile interesse” della Fifa “a mantenere e garantire il regolare svolgimento e l’integrità delle sue competizioni”: la presenza russa avrebbe messo a rischio anche la sicurezza delle squadre avversarie. E infine anche la proposta russa di procedere a un’esclusione in extremis garantendo per il momento la partecipazione ai play-off è stata respinta perchè la Fifa “ha il dovere di assicurare l’integrità delle competizioni” e se alla nazionale russa fosse stato permesso di giocare salvo poi doverla rimpiazzare “tutti i risultati sarebbero condizionati, minacciando così l’integrità delle competizioni”.