In un breve discorso davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la vice ambasciatrice israeliana all’Onu Noa Furman ha definito l’invasione russa dell’Ucraina “una grave violazione dell’ordine internazionale”, invitando Mosca “a dare ascolto agli appelli della comunità internazionale per fermare l’attacco e rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. “Dati i nostri profondi legami con entrambe le parti – ha aggiunto la rappresentante d’Israele – siamo disposti a contribuire agli sforzi diplomatici, se richiesto, come abbiamo cercato di fare nelle ultime due settimane”. L’ambasciatrice ha espresso la preoccupazione di Gerusalemme per lo sviluppo della crisi umanitaria, anche per quanto riguarda “i numerosi cittadini israeliani che vivono là e le consistenti comunità ebraiche nelle aree coinvolte”, e ha sottolineato che Israele ha inviato 100 tonnellate di aiuti umanitari nella zona del conflitto, tra cui forniture mediche, sistemi di purificazione dell’acqua, kit di approvvigionamento idrico di emergenza e equipaggiamenti invernali. Furman ha concluso esortando le parti a scegliere la “via del dialogo” per risolvere il conflitto.