“Prorogare le supplenze al 30 giugno per i diplomati magistrale è la pseudo soluzione partorita da governo e altri sindacati. È il destino che toccherà a quarantamila maestri diplomati prima del 2002, solo un’occasione mancata, non una concreta rivoluzione per dare un futuro di stabilità a tanti docenti e alle loro famiglie”. Così, in una nota, l’Anief che, come spiega il presidente nazionale Marcello Pacifico in un intervento radiofonico a Italia Stampa, immagina un futuro diverso per i dm, con “proposte concrete da realizzare in tempi rapidi e che avrebbero un largo consenso”.
Per il sindacato, “sono due le direttrici da seguire per superare le occasioni mancate proposte dalla politica: confermare nei ruoli chi ha superato l’anno di prova, dopo valutazione collegiale;
superare il problema del mancato inserimento nelle GaE. Il giovane sindacato – spiega Anief in una nota – ha le idee chiarissime, tanto più che rappresenta la metà del cinquanta per cento dei diplomati magistrale. E, incredibilmente, continua a non essere convocato dal Miur”.
“Anief – chiarisce Pacifico ai microfoni di Italia Stampa – chiede due cose semplici. La prima è confermare nei ruoli chi ha superato l’anno di prova, anche in possesso di diploma magistrale, anche se assunto con riserva. Confermare nei ruoli questi docenti anziché licenziarli e riassumere eventualmente quelli che sono stati licenziati, se ha superato l’anno di prova. Non è corretto andare contro le decisioni del dirigente, del collegio dei docenti, del comitato di valutazione, che hanno deciso che queste persone sanno insegnare, maturando il diritto a farlo”.
“Poi – aggiunge il leader del sindacato autonomo nel corso dell’intervista – c’è il problema delle immissioni in ruolo di queste maestre, un problema di un titolo che vale per partecipare ai concorsi, per inserirsi nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto, dove è inserito il personale abilitato, ma non vale per entrare nelle Graduatorie a Esaurimento e a questo punto come Anief chiediamo che il decreto Salva-Precari, attualmente fermo alla sola scuola secondaria, sia esteso anche alla scuola primaria e dell’infanzia, perché sia estesa la possibilità di poter essere inseriti in quelle graduatorie da cui si assumerà per il cinquanta per cento dei posti dopo l’esaurimento delle GaE”, conclude. (Italpress)