0

Sciopero ergo sum

sabato, 11 Dicembre 2021
1 minuto di lettura

Cosa c’è dietro l’ostinazione con cui Landini e Bombardieri difendono lo sciopero generale nonostante i rilievi della Commissione di Garanzia, nonostante lo stupore del segretario del Pd, nonostante l’incredulità di Draghi, nonostante la grave spaccatura provocata nel mondo del lavoro?

C’è il bisogno disperato di dimostrare di esistere. Una sorta di cartesiana affermazione dell’identità basata sulla mobilitazione delle piazze. Come se il sindacalismo fosse scioperare e non invece difendere i diritti dei lavoratori nelle sedi in cui si prendono le decisioni e in uno spirito di collaborazione critica ma senza pregiudiziali con un Governo che ai più deboli ha dedicato e dedica un’ attenzione mai vista in passato.

Landini e Bombardieri pensano di essere gli interpreti del disagio ma con lo sciopero gettano benzina sul fuoco. Si esaspera un clima sociale che ha retto bene nonostante le batoste della pandemia e che stava nettamente migliorando con una ripresa economica del 6,3%, una crescita che non si vedeva dagli anni del boom economico.

Ma i due sindacalisti vogliono  scioperare  senza se e senza ma, presi in una spirale di massimalismo che  non è riconducibile a nessuna ideologia ma solo alla volontà di anteporre una malintesa etica della testimonianza (ammesso che di etica si tratti) all’etica della responsabilità che invece deve ispirare chi si occupa del bene collettivo. Chi riveste un ruolo pubblico deve sempre pensare alle conseguenze delle proprie azioni e non accontentarsi di aver difeso la propria identità

 

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Israele colpisce l’Iran: uccisi vertici militari e nucleari. Teheran minaccia vendetta

Una notte di fuoco ha scosso il Medio Oriente. In…

Lavoro e pensioni, riforme mancate. Basta assistenzialismo, salari più dignitosi

Il lavoro, le politiche attive per rilanciare e sostenere l’occupazione,…