venerdì, 22 Novembre, 2024
Europa

Vertice Ue in Slovenia. Patto Italia-Francia sulla difesa europea

Il caro energia preoccupa l’Europa – ma di iniziative comuni si discuterà a fine ottobre -, propria alla necessità di una difesa Europea; la crisi Afghana con i risvolti umanitari, e il ruolo di primo piano dell’Italia nella conferenza sulla Libia. È l’agenda di pressante attualità dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea riuniti nel castello di Brdo, in Slovenia, per il summit dei Paesi dei Balcani occidentali. Vertice che vede protagonista il premier Mario Draghi, come promotore dell’ingresso di Slovenia e Croazia nella Ue, e per la nuova intesa Franco-Italiana su temi internazionali

Caro energia, si cerca l’intesa

I prezzi di gas, petrolio, carbone ed elettricità continuano a salire e le borse sono in affanno. Ma sul caro bollette l’Europa prima di avere un piano di contrasto dovrà trovare un’intesa tra posizioni diverse. Dalla Francia che punta sul nucleare, alla Polonia e Ungheria che credono nel carbone, con il prezzo del petrolio in ascesa. L’idea di una piattaforma unica Ue per i contratti del gas naturale, è un percorso che sarà sviluppato a tappe. La proposta di una iniziativa comune, “dovrebbe slittare alla settimana prossima”. Il vaglio delle soluzioni, secondo il commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, “va fatto in maniera seria e richiede un po’ di tempo. Le proposte”, è stato annunciato, “potrebbero arrivare già prima del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre”.

Difesa comune

L’assunto è che dopo la crisi in Afghanistan si impongono scenari più complessi che richiedono maggiore autonomia europea in chiave di sicurezza. È toccato al premier Mario Draghi aprile la discussione, ribadendo la convinta adesione dell’Italia alla NATO. Per Draghi il ritiro dall’Afghanistan impone all’UE delle riflessioni sul futuro delle relazioni internazionali e della difesa europea. “Non abbiamo tempo”, osserva il premier ai partner, nel chiedere alla Commissione di produrre un documento sulle prospettive comuni dell’Europa.

Patto Draghi-Macron

I temi internazionali con in primo piano Afghanistan, Libia e Mediterraneo hanno dominato il summit. Con una conferma, l’intesa Franco-Italiana si è rafforzata con il colloquio a quattr’occhi tenuto tra Draghi e Macron. Un giro di orizzonte su molte questioni di politica estera. “Occasione”, si è poi appreso da una nota dell’Eliseo, “per i due leader di fare un punto sui temi che saranno discussi al G20 di Roma alla fine del mese”. Tra gli argomenti affrontati: “i vaccini e la solidarietà con l’Africa”. Draghi e Macron hanno parlato anche della prossima conferenza sulla Libia del 12 novembre. “C’è una comune volontà di andare avanti insieme su questi temi prioritari”. Inoltre sulla Libia, “il coordinamento stretto tra la Francia, l’Italia e la Germania per ottenere l’applicazione degli impegni presi a Berlino e che devono svilupparsi a Parigi”. Un risultato è arrivato inoltre per l’Italia e per Draghi. Il primo ministro francese, infatti, “ha colto l’occasione dell’incontro per esprimere il suo sostegno all’iniziativa italiana di organizzare un G20 sulla crisi afghana”.

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