giovedì, 26 Dicembre, 2024
Economia

Rottamazione Ter, mancano 800 mila versamenti e 4 miliardi

Soldi che l’Agenzia delle entrate questa volta tornerà a chiedere facendo valere la sua forza di coercizione e sarà un problema per molti. Il tema di una nuova Pace fiscale è stato infatti evocato di recente dai partiti come una nuova emergenza in occasione del primo invio di milioni di cartelle esattoriali. C’è anche un Ordine del Giorno approvato alla Camera il 9 settembre, che impegna il Governo ad un nuovo intervento. Tuttavia il problema rimane serio. L’interrogativo è sapere quanti contribuenti verseranno la prossima rata in scadenza il 30 settembre 2021.

Un appuntamento ravvicinato che, in caso di flop, rischia di rimettere in discussione i presupposti degli sforzi del fisco di andare incontro ai cittadini e imprese in difficoltà economiche.

Cosa si rischia

Per chi salta le scadenze delle rate di rottamazione e saldo e stralcio sono previste delle penalizzazioni. Ad iniziare dalla decadenza dalla definizione agevolata e l’impossibilità di rateizzare ancora il debito. C’è da ricordare che il ritardo superiore ai 5 giorni di tolleranza concessi per legge faranno decadere i benefici accordati. Si tratta di una regola che ha caratterizzato tutte le edizioni della rottamazione delle cartelle, e che è stata riproposta anche con l’introduzione della pace fiscale.

Scaduti i cinque giorni di tolleranza si attiverebbero le procedure di recupero del debito.

Tra le procedure esecutive attuabili, l’AdER può decidere il pignoramento verso terzi, per esempio il conto corrente, lo stipendio, ma anche la pensione, oppure cose del debitore che sono in possesso di terzi.

Mancano 800mila pagamenti

Le preoccupazioni sono giustificate dal fatto che all’appello mancherebbero 800 mila pagamenti rispetto a quelli attesi dall’Agenzia per un totale di 4 miliardi. Ora ad ottobre saranno rifatti i calcoli se la nuova tornata di versamenti non ridurrà la schiera dei morosi, ci sarà una decadenza di massa dai benefici previsti e dalla Pace fiscale. Di conseguenza si aprirà un nuovo capitolo nel rapporto tra contribuenti che non hanno versato le rate e l’AdER.

Oltre al ricalcolo del debito dovuto, si aggiungeranno le sanzioni con gli interessi. Inoltre sarà ripristinato la quota del debito senza riduzioni e sconti. Ed infine l’impossibilità di accedere a nuovi benefici.

Le scadenze

Questi gli appuntamenti previsti per chi decide di saldare il debito e mettersi in regola con il fisco.

Le date da ricordare sono tre: il 30 settembre 2021, scadenza per pagare le rate della rottamazione e del saldo e stralcio dovute originariamente a luglio 2020; il 31 ottobre 2021, scadenza per pagare la rata della rottamazione dovuta originariamente a novembre 2020; il 30 novembre 2021, scadenza per pagare in un’unica soluzione tutte le rate della pace fiscale dovute per il 2021. 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Rotondi: “Il Centro non è una categoria geometrica, ma un’identità precisa”

Giuseppe Lavitola

Cgia: l’impatto della guerra nel mar Rosso sull’economia italiana non “è grave”

Valerio Servillo

Esportazione di cereali. L’UE contesta il blocco dell’Ungheria. Giansanti (Coldiretti): rifornimenti assicurati ma la Fao è in allarme

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.