Per Draghi il legame fra le economie di Italia e Germania è solido e destinato a rafforzarsi. Nel 2020, gli scambi ammontavano a 116 miliardi, più del valore degli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme. Roma e Berlino garantiscono metà della produzione industriale dell’intera Unione Europea, dalla meccanica ai mezzi di trasporto, spesso in una unica catena del valore, si è discusso al 15° Forum economico Italo-Tedesco ‘Ripartiamo con l’Europa! Il futuro delle imprese europee fra digitalizzazione e sostenibilità’
Organizzato da TKAM, la Camera di commercio italo-germanica, l’evento è stato aperto al motto di ‘Crescere Zusammen’, crescere insieme. Una esortazione che è piaciuta molto al Presidente del Consiglio che ha voluto spiegarne le ragioni: “Germania e Italia condividono lo stesso obiettivo strategico: il completamento del percorso di integrazione europea. Un’Europa più forte dal punto di vista economico, diplomatico e militare è il solo modo per avere un’Italia più forte e una Germania più forte”.
Un giro di affari di 116 Miliardi in scambi commerciali
Scopo del Forum è creare una piattaforma dedicata allo scambio bilaterale tra i due Paesi, che ogni anno si focalizza su tematiche diverse. Quest’anno su sostenibilità, digitalizzazione e interconnessione tra le due economie. “La Germania – ha voluto ricordare il Presidente – è il primo partner commerciale per l’Italia. Nel 2020, gli scambi tra i due Paesi ammontavano a 116 miliardi, più di quanto valessero gli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme. La Germania commercia più con la Lombardia che con la Turchia. E l’Italia commercia più con la Baviera che con l’intera Polonia. La nostra prosperità e il nostro benessere dipendono in larga parte dall’essere uniti”.
Next Generation EU: centrali per entrambi transizione digitale ed ecologica
La novità del panorama economico del 2021 è senza dubbio rappresentata per tutti i partecipanti – aziende internazionali aventi sede in Italia e Germania, membri della comunità imprenditoriale italo-tedesca, personalità del mondo degli affari e della cultura, rappresentanti delle istituzioni e diplomatici di entrambi i paesi – dallo strumento innovativo del Next Generation EU, una opportunità unica per lo sviluppo dei Paesi dell’Unione e per il suo rafforzamento. “Entrambi abbiamo destinato circa il 40% delle risorse alla transizione ecologica. Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno, su cui c’è una collaborazione strutturata a livello europeo”. Anche sul piano della transizione digitale, comune è la volontà di diffondere le conoscenze digitali, perché siano uno strumento di mobilità sociale e di superamento delle diseguaglianze.
Partner nella microelettronica
Infine, ci sono l’1,5 miliardi del nostro PNRR destinati a importanti Progetti di comune interesse europeo, come la microelettronica che ci vede collaborare con la Germania nel settore strategico dei semiconduttori. “Abbiamo già raccolto molte manifestazioni di interesse e intendiamo renderlo un’area di collaborazione di lungo periodo fra i nostri Paesi. Questo è un momento molto favorevole per le relazioni tra Italia e Germania – ha concluso Draghi -. Dobbiamo rafforzare i nostri meccanismi di cooperazione all’interno dell’Unione europea. E lavorare insieme, nell’interesse delle imprese e di tutti i cittadini”.