“Un lavoro titanico”. Così lo ha definito il ministro Patrizio Bianchi, in audizione in commissione Cultura alla Camera, il lavoro preparatorio alla riapertura delle scuole. 58.735 mila le posizioni a ruolo assegnate, di cui 14.194 sul sostegno, contro le 19.995, di cui 1.778 sul sostegno, dell’anno precedente. Cinque miliardi e 100 investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura in sicurezza. “Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli – ha sottolineato Bianchi -. Siamo in una fase di nuova negoziazione, come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola“.
Le 7 riforme auspicate dal ministro Bianchi
Questo lo sforzo collettivo messo in campo per far ripartire regolarmente l’anno accademico il 13 settembre ma perché la scuola torni a essere il “centro pulsante del Paese” per il ministro sono sette le riforme da avviare. “La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica con percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori. La terza azione è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale, compresi i dirigenti. Poi, bisogna andare ad un nuovo contratto, per dare più valore e rispetto sociale ai docenti che negli anni si è offuscato. Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti: le classi pollaio sono il 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. Infine, c’è una settima riforma, quella della didattica: bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione. Spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti”.
Le norme sanitarie
Per quanto riguarda il controllo dei green pass, per evitare le file all’esterno e di far vedere chi ha la certificazione in regola e chi no, dal 13 settembre si avranno sui pc dei presidi le liste del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo La piattaforma della Sogei è pronta dal 4 settembre ma ci vuole del tempo per il collaudo. La possibilità dell’abbassamento delle mascherine nelle classi con i ragazzi tutti vaccinati è allo studio del ministero, benché già prevista nel decreto legge del 6 agosto scorso sulle misure urgenti per il rientro a scuola: “Stiamo ragionando sulle linee guida – ha detto Bianchi – quando sarà l’ora accompagneremo il preside nella gestione di queste situazioni”. Infine, per quanto riguarda il contenimento di eventuali focolai, il ministro si è detto convinto che la necessità di quarantena debba riguardare il singolo istituto, senza coinvolgere tutta la regione o il comune. “La scuola deve rimanere aperta, questa è la mia posizione, evitando situazioni di contagio diffuso. Credo che la via siano i test salivari, che devono essere estesi oltre le ‘scuole sentinella’, ma è materia del commissario Figliuolo e non mi permetto di intervenire”.