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Violenza contro medici e giornalisti sia un’aggravante

mercoledì, 1 Settembre 2021
1 minuto di lettura

Il delirio di ignoranza e intolleranza di no vax violenti non solo a parole si scarica su due categorie professionali: medici e giornalisti. Entrambe svolgono una funzione prevista dalla Costituzione. I medici sono i principali attori dell’attuazione del diritto “fondamentale” alla salute (art.32) e i giornalisti hanno il diritto-dovere di informare i cittadini senza subire costrizione alcuna (art.21).

I violenti che impediscono a medici e giornalisti di svolgere il loro lavoro non danneggiano solo le persone fisiche vittime delle loro aggressioni ma anche i cittadini che hanno bisogno di cure e di essere informati. In pratica questi criminali colpiscono diritti costituzionali rilevanti.

Per questo motivo le minacce e le aggressioni di qualsiasi genere nei confronti medici e giornalisti dovrebbero essere trattate diversamente dal nostro codice penale. Occorrerebbe prevedere una fattispecie di reato specifica; se non si vuole arrivare a tanto, almeno si dovrebbe introdurre un’aggravante che renderebbe le pene più severe.

Un discorso analogo dovrebbe valere anche per il personale docente, oltre che per le forze di polizia.

È ora di introdurre la tolleranza zero verso questa gentaglia.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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