domenica, 6 Ottobre, 2024
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Green pass, Bianchi: “Non è uno schiaffo a chi lavora a scuola”

“Ho appena incontrato i sindacati, che sono liberi di esprimere le loro posizioni. Ma il green pass non e’ assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia interpretato cosi'”.

Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in un’intervista al Corriere della Sera. “Il Governo dice ‘si riapre in presenza e in sicurezza’ e chiede una grande azione collettiva. Ringrazio tutti gli insegnanti perche’ abbiamo concluso l’anno scolastico con 540 mila ragazzi che hanno fatto gli esami di maturita’ e 576 mila gli esami di terza media, senza un problema.

All’appuntamento con una misura che garantisce i piu’ fragili arriviamo con una risposta straordinaria del personale della scuola, che al 90% ha aderito alla vaccinazione su base volontaria e che io ringrazio. Resta un 10%”. Sulla sospensione dallo stipendio ai docenti senza green pass, dice: “Chi ha problemi particolari di salute sara’ escluso dal green pass e chi non vuole vaccinarsi sara’ invitato a fare il tampone”.

Quanto alla posizione di Salvini, Bianchi osserva che “abbiamo discusso e lavorato moltissimo tutti insieme, in grande armonia. L’accordo unanime raggiunto nel governo non e’ la vittoria dell’uno sull’ altro, ma una grande azione che coinvolge tutto il Paese. Su salute e scuola non ci si puo’ dividere”. Per le vaccinazioni nella fascia dai 12 ai 19 anni, il ministro spiega che “abbiamo chiesto l’accelerazione della campagna vaccinale per i giovani e ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono. Si è dimostrato che il vaccino è lo strumento che abbiamo per fermare la pandemia. Serve una risposta corale della popolazione”.

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