Il Ddl Zan “siamo gli unici a volerlo salvare. L’ipocrisia di chi urla sui social, ma sa che al Senato non ci sono i numeri è la vera garanzia dell’affossamento della legge. Se andiamo sotto su un emendamento a scrutinio segreto, questa legge è morta e ne riparliamo tra anni. Chi vuole una legge trova i numeri, chi vuole affossarla trova un alibi”.
Così, in un’intervista a la Repubblica, il leader di Italia Viva Matteo Renzi. A chi dice potrebbe essere lui l’alibi di Salvini, risponde: “Vedremo se la Lega si tirerà indietro. Per ora la questione è sempre la stessa, il contrasto tra massimalisti e riformisti. I massimalisti fanno i convegni, i riformisti fanno le leggi. Preferisco un buon compromesso a chi pensa di avere ragione solo lui ma non cambia le cose. A me interessa che ci sia una buona legge. La proposta di Scalfarotto elimina i punti controversi su identità di genere e scuola. Può essere un punto di caduta”, spiega.
Sul perchè il suo partito abbia votato la Zan alla Camera, dice: “Perché lì c’erano i numeri. Noi siamo a favore della Zan. Ma se al Senato non ci sono i numeri preferisco fare una buona legge modificando qualcosa”. Per Renzi sarebbe meglio evitare di “coinvolgere il Governo con la fiducia. Se ci sono modifiche concordate, alla Camera si approva in terza lettura in venti giorni. Preferisco aspettare venti giorni con una buona legge che far saltare tutti e dover aspettare altri dieci anni”.