Entro il 31 luglio i Comuni dovranno approvare i Piani economici finanziari e le tariffe della Tari 2021. Il Governo pone agli enti municipali il problema di iniziare a rimettere ordine nei conti e dà il via libera, dopo le sollecitazioni dei partiti, al nuovo blocco del pagamento delle cartelle fiscali.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) terrà ancora ferme quelle 60 milioni di cartelle che sono rimaste nel cassetto dell’Agenzia dal marzo dello scorso anno. Gli invii, se no ci saranno ulteriori proroghe, scatteranno dal primo settembre e sarà un diluvio di atti che dovranno essere recapitati ai contribuenti in difetto. Proprio la mole eccezionale – 60 milioni di atti da smaltire – sarà un problema che il Parlamento di sta ponendo. La soluzione ipotizzate e che le notifiche verranno smaltite nei mesi successivi.
Nel 2022, usciti dalla pandemia e con la ripresa produttiva che di annuncia forte, i cittadini rischiano di subire un effetto valanga di pagamenti arretrati. Da ricordare infatti che questa estate 2021 è la seconda senza nessuna notifica di pagamenti e senza che siano stati saldati i conti con il Fisco, i Comuni e lo Stato. A pagare finora sono solo quei contribuenti che hanno ricevuto le notifiche prima del marzo 2020.
Chi ha beneficiato delle diverse sospensioni dovrà recuperare qualcosa come 16 versamenti da fare in poche settimane per pagamenti rimasti fermi. Possibile che il Parlamento in questi giorni trovi una soluzione per diluire nel tempo le rate.
Altro capitolo sono i versamenti di quei contribuenti che hanno aderito alla Pace fiscale, i pagamenti potranno iniziare dal 2 al 9 agosto. Tuttavia per problemi di conversione del decreto e dei lavori parlamentari, le rate della Pace fiscale si allungheranno almeno fin al 31 agosto. Successivamente per i morosi l’Agenzia di riscossione potrà attivare il blocco della busta paga o del rateo previdenziale.