La riunione dei ministri degli Affari esteri del G20 ha posto un altro mattone per il raggiungimento dell’obiettivo Onu ‘fame zero nel 2030’. I paesi partecipanti hanno, infatti, deciso di aderire alla Dichiarazione di Matera, che li impegna a «rispettare le priorità della sicurezza alimentare intensificando gli sforzi per garantire un’alimentazione sicura e adeguata per tutti», preservare «l’agro-biodiversità e fare affidamento su scienza, innovazione, pratiche commerciali avanzate e comportamenti responsabili che integrano le conoscenze tradizionali, la cultura alimentare locale e le migliori pratiche».
Le crisi globali si superano insieme, senza dimenticare i più poveri
Le parole d’ordine sono state ‘multilateralismo’ e ‘cooperazione’. La pandemia lo ha fatto capire forte e chiaro: le sfide globali non si possono vincere da soli, occorre agire in modo collettivo e coordinato, “al di là delle differenze e delle distanze di alcuni Paesi”, come ha sottolineato Luigi Di Maio. Ciò non ha evitato, però, critiche alla Russia e Cina, che secondo il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, “puntano a vantaggi geostrategici, non alla salute globale” attraverso una politica vaccinale con orizzonti speculativi di breve termine. E a proposito di vaccini, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ricordato la necessità di portarli in più posti possibili per sopperire alle diseguaglianze nel mondo che la pandemia ha accresciuto e invitando il G20 a continuare ad aiutare i Paesi a basso reddito ad affrontare “le loro debolezze significative sul fronte del debito”.
“Persone, pianeta e prosperità”, le 3 P della presidenza italiana
“Siamo tra i primi ad auspicare che la dichiarazione di Matera diventi una pietra miliare nella lotta alla fame nel mondo – ha commentato il presidente della Camera ItalAfrica, Alfredo Cestari -. Gli Stati del Continente Africano rappresentano interlocutori fondamentali per fronteggiare le sfide comuni dell’epoca moderna in una prospettiva di partenariato paritario”. Soddisfatto anche il ministro degli Affari esteri dell’Algeria, Sabri Boukadoum: “Abbiamo discusso di come combattere la povertà, soprattutto in Africa. Non si tratta solo di donazioni: nessuno è al sicuro fino a quando tutti non saranno al sicuro. Spero ci sia concreta applicazione agli impegni assunti”, riferendosi alle promesse di vaccinazioni gratuite. Secondo Di Maio, proprio i vaccini hanno dimostrato la necessità di un approccio multilaterale. “L’Italia è stata tra i primi Paesi a promuovere un’alleanza internazionale per rispondere alla pandemia – ha concluso il capo della nostra diplomazia -. Si tratta di un esempio all’interno di un’azione più ampia che, in occasione della nostra presidenza di questo G20, abbiamo sintetizzato nelle tre p: persone, pianeta e prosperità”.