Secondo le stime preliminari, nel primo trimestre 2021 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% nei confronti dello stesso periodo del 2020 (era +1,5% nel quarto trimestre 2020).
Lo rende noto l’Istat. L’aumento tendenziale dell’IPAB è da attribuire sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono del 3,9%, in forte accelerazione rispetto al trimestre precedente (quando era +1,8%), sia ai prezzi delle abitazioni esistenti che aumentano dell’1,2% (rallentando lievemente da +1,3% del quarto trimestre 2020). Questi andamenti si manifestano in un contesto di forte aumento dei volumi di compravendita (+38,6% la variazione tendenziale registrata per il primo trimestre del 2021 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale), influenzato, tuttavia, dal marcato ridimensionamento del numero di transazioni registrate nello stesso trimestre dello scorso anno a causa delle restrizioni introdotte a partire da marzo 2020 per contrastare la pandemia.
Anche su base congiunturale l’aumento dell’IPAB (+1,1%) è dovuto sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono dello 0,9% sia a quelli delle esistenti che aumentano dell’1,1%. Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2021 è positivo e pari a +0,7%. Con i dati del primo trimestre 2021 sono stati aggiornati, come di consueto, i pesi utilizzati per la sintesi degli indici dei prezzi delle abitazioni nuove e di quelle esistenti. I pesi sono stabili rispetto all’anno precedente e rispettivamente pari a 16,7% per le abitazioni nuove e 83,3% per le abitazioni esistenti.