mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Tari. Rinvio al 31 luglio. Ai Comuni più tempo per le tariffe

Dopo il rinvio delle cartelle esattoriali arriva un po’ a sorpresa anche quella del pagamento della Tari. La tassa sui rifiuti sarà prorogata al 31 luglio, o meglio si attende in queste ore il decreto del Consiglio dei ministri. L’esecutivo sta lavorando agli emendamenti del Sostegni bis apportando alcuni correttivi, tra questi anche la proroga per i pagamenti per multe e bollette contenute nelle cartelle esattoriali con uno slittamento al 31 agosto.

Sulla Tari i Comuni avevano sollecitato un rinvio dei termini di pagamento per aver modo di decidere piani economici finanziari e le tariffe 2021. D’accordo per il rinvio la viceministro all’Economia Laura Castelli. “È una necessità su cui c’è grande sensibilità e ampia convergenza”. Il problema nasce anche dal sovrapporsi di calcoli, date, rinvii, aggiustamenti di conti che avrebbero messo in difficoltà i comuni.

Tanto che si era parlato di “caos Tari”, a seguito dell’emergenza Covid, con sovrapposizioni di date e rinvii. Ogni città inoltre aveva stabilito una data di pagamento con delle aliquote. Ora l’obiettivo è azzerare tutto e aggiornare i pagamenti.

Il rinvio al 31 luglio risposterebbe in avanti un termine che nel sostegni-1 era rimasto incerto, una data che oscillava tra il 30 settembre e il 30 giugno. Si decise per giugno. La proroga, secondo gli analisti finanziari, arriva in extremis, e più che aiutare la programmazione disinnesca i problemi ai tanti enti che in ogni caso non sarebbero arrivati in tempo nel definire le tariffe. A complicare la situazione anche le deroghe dal 2020 per l’entrata in funzione del nuovo metodo tariffario costruito dall’Arera (l’Autorità per l’energia) che modifica drasticamente per molte amministrazioni l’articolazione fra costi fissi e variabili.

Metodo che per molti Comuni appare un rebus. Di mezzo inoltre ci sono le direttive europee che sollecitano all’Italia la messa in atto delle norme sull’economia circolare e del ricircolo. Una quadratura del cerchio difficile. Se il 31 luglio alcuni Comuni dovessero incontrare altre difficoltà, allora la prospettiva sarà la conferma delle tariffe 2020 che però in molti casi, per le regole emergenziali, sono quelle del 2019; con un congelamento a catena delle tariffe che,secondo gli analisti, renderebbe ancora più duro l’anno prossimo l’impatto con le nuove regole.

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